Roma, (Adnkronos Salute). Rischia di essere solo "una 'farsa' il tavolo tecnico scientifico sui metodi alternativi alla sperimentazione animale", avviato nell'aprile del 2013. "La mancanza di previsioni di finanziamento e di concreta volontà politica ne possono infatti annullare l'utilità". Lo denuncia Stefano Fuccelli, presidente del Partito animalista europeo, che ha organizzato, oggi a Roma il convegno 'Fermiamo la vivisezione', insieme ad altre associazioni: Memento Naturae, Roma for Animals, Istinto animale.

Per Fuccelli è "fondamentale rilanciare il lavoro di questo gruppo tecnico, ma lo si deve fare davvero, per ottenere risultati concreti. Il nostro timore, invece, è che si cerchi di bloccarlo e svuoltarlo. I 16 esperti che lo compongono sono prevalentemente favorevoli alla sperimentazione animale, solo 3 sono esperti di metodi alternativi, ma sono abbastanza ferrati per sostenere autorevolmente le reali possibilità di cambiare pagina nella ricerca".

A istituire il tavolo, nell'aprile del 2013, l'allora ministro Renato Balduzzi. "Con il nuovo ministro, Beatrice Lorenzin, ci siamo battuti, ha ricordato Fuccelli all'Adnkronos Salute, per ottenere un incontro del tavolo e l'abbiamo ottenuto. A oggi gli esperti si sono visti due volte. Ma il confronto non basta, serve sostenere concretamente la ricerca di metodi alternativi alla sperimentazione animale con finanziamenti adeguati. E serve tenere a bada gli interessi delle fortissime lobby che sostengono la vivisezione".

Contro questa pratica gli animalisti sostengono la campagna europea 'Stop vivisection', una petizione per l'abolizione della direttiva europea 63 del 2010, appena recepita (con qualche modifica) in Italia. E sabato 28 settembre, dalle 17 alle 20, è prevista una manifestazione in piazza del Pantheon a Roma. "Ci sarà un maxi schermo e proietteremo, spiega il presidente del Pae, gli interventi più interessanti del convegno di oggi".

Con la petizione, ha spiegato infine Fuccelli, "abbiamo già raccolto 700mila firme online. A queste vanno aggiunte le firme 'cartacee' raccolte dai 18 mila volontari sul territorio e che, ad oggi, non possiamo quantificare".