REDAZIONE. Tra gli altri alimenti sotto accusa: crostacei, uova, pesce, latte, arachidi, soia, nocciole e altra frutta con guscio. Le allergie sono più frequenti in età pediatrica e adolescenziale, in causa soprattutto latte e uova.
L’uomo e il cibo: “Delizia e croce”, un’affermazione che vale più di una sentenza, senza interrogativi. È allarme allergie alimentari anche in Italia e per tale ragione si apre oggi, venerdì 16 maggio, a Loreto, presso la Sala Congressi Pasquale Macchi in Piazza della Madonna, la due giorni sulle allergie alimentari “Le reazioni avverse agli alimenti, dalle ipersensibilità alle intolleranze alimentari”, organizzata dalla Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica, Sezione Regionale Umbria-Marche e dalla UOC di Allergologia di Civitanova Marche, diretta dal dott. Stefano Pucci, con oltre 100 partecipanti tra specialisti, associazioni pazienti e operatori del settore.
La diffusione di allergie, negli ultimi anni, ha raggiunto negli Stati Uniti e nei paesi occidentalizzati dimensioni quasi epidemiche: attualmente rappresenta una delle maggiori cause di anafilassi, quindi reazioni con pericolo di vita. Dati che aumentano sempre di più: si stima che attualmente ne siano coinvolti circa il 9-10% a livello pediatrico e 2-3% nella popolazione adulta. Le intolleranze alimentari sono ancora più comuni. Sondaggi indicano che il 25% della popolazione crede di avere qualche tipo di intolleranza alimentare.
Nel caso specifico dell’Italia, invece, i bambini sono il 7%, vale a dire circa 600.000 soggetti, mentre gli adulti sono il 2-3%, pari a circa 1.3 milioni di pazienti. La percezione di intolleranze alimentari supera il 40%, le vere allergie alimentari interessano circa l'8-10% della popolazione. Sia l’allergia che l’intolleranza alimentare sono espressioni di “sensibilità al cibo” ed entrambe possono provocare sintomi piuttosto gravi. Nel primo caso il sistema immunitario reagisce a un cibo specifico, causando sintomi immediati, ad esempio prurito, eruzioni cutanee e gonfiore. Talvolta questa reazione può essere così grave da provocare uno shock anafilattico potenzialmente letale.
L’intolleranza alimentare invece non coinvolge il sistema immunitario, ma è una reazione avversa a un cibo specifico. I sintomi possono essere fastidiosi e in alcuni casi severi, ma in genere non vi è pericolo di vita.
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