E' accaduto ad Alessandria, vittima una neonata. La piccola aveva solo tre giorni al momento dell'incidente: inutile il tentativo di reinnesto chirurgico.
Una neonata ha perso una falange e mezzo di un dito a causa della probabile imprudenza di un Operatore Socio Sanitario. Si tratta di una lavoratrice di una struttura pubblica in Piemonte che, mentre era intenta a recidere con delle forbici una fasciatura di contenimento di un accesso venoso (un butterfly collegato ad una flebo) collegata ad una venutola di una delle due mani, ha inavvertitamente reciso una parte di dito.
E' accaduto nel Reparto di Neonatologia dell'Ospedale Civile di Alessandria. Trasportata d'urgenza al Regina Margherita di Torino, i medici hanno tentato di riattaccare la parte recisa ma c'è stato il rigetto e non c'è stato altro da fare. L'episodio risale a sabato scorso, due giorni dopo la nascita il 26 maggio.
La bambina è nata giovedì scorso e aveva avuto problemi di glicemia che avevano richiesto cure tempestive.
L'incidente è avvenuto sabato: per darle il latte artificiale l'operatrice avrebbe deciso autonomamente di toglierle l'ago della fleboclisi che era stato posizionato ad un dito. La flebo era tenuta ferma da alcuni cerotti; l'azione non prudente dell'OSS avrebbe portato al "taglio".
La corsa all'ospedale torinese per tentare di ripristinare la funzionalità della mano non è andata a buon fine.
L'OSS è stata denunciata ai carabinieri per lesioni personali gravissime e colpose dal padre della bimba, di origine uruguayana come la moglie, mentre l'azienda ospedaliera, che ha espresso rammarico per la vicenda, ha segnalato l'accaduto all'autorità giudiziaria. La cartella clinica è stata subito sequestrata e inviata al magistrato.
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