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editoriale

Aborto: Spagna un ritorno al medioevo

di Fabio Albano

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GENOVA. In questi giorni, precisamente Venerdì 31 Gennaio,  il governo spagnolo ha approvato una delle leggi più restrittive e antidemocratiche del post-franchismo, la negazione della possibilità, per le donne, di poter decidere l'interruzione della "propria" gravidanza. Questa legge porterà il nome di Alberto Ruiz-Gallardon, Ministro della Giustizia spagnolo. Era solo dal 2010 che le donne in Spagna avevano ottenuto la legge sull'"aborto", l'equivalente della nostra 194.

 

Si riducono i presupposti per l'interruzione della gravidanza, si potrà solamente in caso di accertato grave pericolo di vita o di infermità fisica o psichica della donna, entro la 22esima settimana di gravidanza, o in caso di violenza sessuale subita, entro la 12esima settimana di gravidanza. Neppure la presenza, accertata, di gravissime malformazioni fetali potrà essere motivo di aborto, compresa la possibilità che la donna partorisca un feto morto.

 

Solo un certificato medico, ma non dello stesso che procederà all'esecuzione dell'interruzione, servirà a rendere possibile la procedura.

 

La nuova legge si chiamerà: Ley de proteccion de la Vida del Concebido y lo derechos de la Mujer Embarazada. Con questa legge Gallardon afferma di riparare ad un difetto di forma della precedente normativa, che, sempre a sua detta, non tutelava a sufficienza il nascituro.

 

Niente di più retrogrado, una vera umiliazione, una legge che annulla l'indipendenza psicologica, sociale e di fatto delle donne! Proprio di questi tempi in cui il sociale, almeno qui in italia, sta lentamente scomparendo!

 

In questi anni di liberismo e liberalismo spinti, in un contesto sociale che sta abbandonando giusti principi in favore di una de-regulation che ha creato incertezze economiche e sociali, riguardanti soprattutto l'ex ceto medio e le classi sociali più povere, l'unica cosa che un paese dell'U.E. riesce a rendere legge è la restrizione alla libertà delle donne!

 

Viviamo in un contesto in cui il lavoro non è più un diritto ma una "fortuna"; il diritto alla salute è messo in forse da una crisi economica che nel post bellico non ha precedenti; il diritto al possesso della prima abitazione è vessato da ogni tipo di gabella; i giovani non trovano occupazione stabile, non riuscendo, quindi, a formarsi alcuna tipo di convivenza e in Spagna, trovano risorse ed energie per riuscire a  votare una legge che determina restrizioni della libertà degne di una nazione totalitarista e dal preciso sapore di un antico retaggio medioevale!

 

Nel paese iberico, fortunatamente, sono sorte manifestazioni spontanee di piazza, dove si ribadisce il diritto di scelta della donna, e dove si insinua che dietro alla promulgazione della norma ci sia il Vaticano; niente di più facile, visto che la Spagna è una delle nazioni dove il cristianesimo ha una radicalità estremamente accentuata. Nonostante le molte aperture di Papa Francesco, la  Chiesa è ancora in grado di spostare il pensiero delle masse, che si vogliono suddite di un potere spirituale  esercitato, per altro, solo nei confronti dei soggetti deboli, mai verso i poteri forti, a cui, invece, l'ecclesia appare prona.

 

In Spagna si preferisce annullare l'indipendenza femminile a scapito di un rigore "ben-pensante"; situazione, questa, che dovrebbe scuotere le coscienze di tutte le persone europee che si definiscono indipendenti e di libero pensiero. Quello che sta succedendo a Madrid potrebbe avere un effetto domino in tutti gli altri paesi europei; si ritornerà, anche qui in Italia, a rimettere in forse la 194, facendo riemergere antichi, ma mai sopiti, contrasti culturali, di pensiero e sociali.

 

Si ritornerà ai tempi delle "mammane",  in cui le donne morivano, molto spesso, vittime di infezioni post-aborto, causate da sistemi privi di alcuna validazione scientifica! Si ritornerà ai tempi in cui i piccoli neonati verranno abbandonati, magari sui gradini di qualche chiesa, e da adulti vestiranno un antico saio! Si ritornerà ai tempi in cui i piccoli neonati sopravviveranno solo a condizione di una selezione naturale a loro favorevole! Si ritornerà ai tempi in cui l'infanzia dei piccoli bimbi fatti nascere,  consapevolmente, malati sarà segnata da dolori, loro, e struggimenti mentali da parte dei genitori! Si ritornerà ai tempi in cui solo i "benestanti" potranno permettersi di "violare la legalità, senza incorrere in alcuna sanzione! Il denaro, non lava le coscienze, ma è un eccezzionale passepartout!

 

Se l'Europa è questo che vuole, se la Chiesa e il Santo Padre sono questo che chiedono, certamente riusciranno nel loro intento; ma attenzione la gente, il "popolo" per usare un termine fuori moda, riesce a sopportare molto, per esempio, le restrizioni economiche causate, anche, da comportamenti poco leciti dei propri governanti, ma non riesce a sopportare le restrizioni del libero pensare e del libero agire!

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