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14 giugno giornata mondiale del donatore di sangue

di Redazione

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PONTEDERA. Si celebra la decima “Giornata Mondiale del Donatore di Sangue” a cui aderisce anche l’Azienda Usl 5 costantemente impegnata nell’opera di sensibilizzazione della popolazione insieme alle associazioni di volontariato.

Il tema scelto per l'edizione di quest'anno è "Sangue sicuro per salvare le madri", che si pone l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sull'importanza di garantire sempre e ovunque l'accesso al sangue e ai suoi componenti per prevenire i decessi materni provocati da complicazioni legate al parto o per forti sanguinamenti durante o dopo il parto. Istituita nel 2004 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel giorno dell’anniversario della nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e coscopritore del fattore Rhesus, questa ricorrenza ha assunto negli anni un significato sempre più profondo, rappresentando un'occasione per ribadire a livello globale l'importanza di compiere un gesto semplice ma fondamentale come quello del dono.

 

“È bene ricordare – afferma Paolo Petrucciani, direttore dei centri trasfusionali della ASL 5 – che il bisogno di sangue non è un evento eccezionale, ma una realtà quotidiana perché le necessità per i pazienti sono in continuo aumento. Negli ultimi anni, la grande disponibilità e sensibilità dei donatori della Valdera e dell’Alta Val di Cecina e grazie anche al lavoro capillare di sensibilizzazione messo in atto dalle Associazioni, nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nelle più disparate occasioni di aggregazione presenti sul territorio e con quello degli operatori delle strutture trasfusionali, ha determinato l’ incremento progressivo del numero di unità di sangue raccolte: dalle 10745 unità del 2007 alle 12828 del 2013 con un incremento del 19,4%.

 

In particolare nelle scuole, molti studenti hanno risposto all’appello e, appena compiuti i 18 anni, si sono recati a donare in gruppo, grazie anche alla disponibilità e alla collaborazione di molti insegnanti che, essi stessi donatori, regolarmente coinvolgono e stimolano i ragazzi alla solidarietà e al dono del sangue. Negli ultimi anni, oltre alla donazione di sangue intero, hanno assunto sempre più importanza le donazioni dei singoli emocomponenti (plasma e piastrine soprattutto).

 

“Un aspetto fondamentale – continua Petrucciani – connesso con le donazioni di sangue ed emocomponenti, è la necessità di orientare la raccolta in modo da garantire scorte costanti tenendo sotto controllo le variazioni dei consumi per ogni tipologia di emoderivato. Un elemento fondamentale di questa rete è l'AgenDona, strumento preziosissimo con cui il donatore può prenotare la sua donazione, avendo la certezza della donazione in tempi brevi e senza fare code e, contemporaneamente, contribuendo all’attività di programmazione e monitoraggio.

 

Donare sangue, è un gesto semplice: può farlo qualsiasi adulto/a in buona salute, con un’età compresa tra i 18 e i 60 anni (limiti di età per effettuare la prima donazione) e con un peso superiore a 50 chilogrammi. Dopo un colloquio preliminare con il medico, vengono effettuati un’accurata visita medica e tutti gli accertamenti clinici necessari per valutare l’idoneità alla donazione.

 

Tutti gli esami sono gratuiti e hanno il duplice scopo di tutelare sia la salute del donatore, sia quella del ricevente. Il donatore ha anche l’opportunità di farsi visitare a intervalli regolari ed eseguire una serie di esami di base utili per tenere sotto controllo il proprio stato di salute. 

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