ANCONA. La notizia è di qualche giorno fa, ma resta pur sempre un importante spunto di riflessione sui concorsi pubblici per Infermieri in Italia. Ad Ancona sei colleghi esclusi sono stati reinseriti nella lista degli aventi diritto all'assunzione dal Tribunale Amministrativo delle Marche. Gli Ospedali Riuniti di Torrette, quindi, dovranno per forza di cose tener conto della decisione del TAR e permettere ai già citati infermieri di partecipare tranquillamente al concorso. Questo in attesa che i giudici tornino a decidere sul da farsi.
Ma veniamo ai fatti. Venerdì scorso il TAR Marche ha riammesso con riserva i concorrenti ritenendo fondati i “numerosi profili giuridici e fattuali” sollevati con il ricorso e obbligatorio il reinserimento degli stessi negli ultimi giorni del calendario delle successive prove, così da consentir loro di avere tempo sufficiente per prepararsi, al pari dei candidati inseriti nella graduatoria impugnata. COme si ricorderà alla prima prova in ottobre avevano partecipato circa 2000 infermieri. In tanti non hanno raggiunto il voto minimo di 21/30 come previsto dal bando. I sei esclusi si sono visti ledere nella dignità e hanno notato qualcosa di strano nello svolgimento della prima fase della selezione. Così si sono appellati al TAR che per ora ha dato loro ragione. Chiedere l'intervento di questo tipo di Tribunale, competente in materia, costa tantissimo, ma spesso è l'unica strada a disposizione per veder garantiti dei diritti. In caso di vittoria, va precisato, le spese ricadono tutte sull'Ente sconfitto.
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