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Concorso Gallarate è il finimondo. Caos per 1.750 infermieri al palazzetto di Monza

di Redazione

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Urla e fischi da stadio con gente indignata sugli spalti al palasport di Monza durante una prova d'esame del concorso per quattro posti di infermiere dell'Azienda Ospedaliera di Gallarate. Dei 3.287 ammessi si sono presentati solo 1.757 candidati arrivati da ogni regione d'Italia con tanti trolley e facce stanche. Durante lo svolgimento della prova ci sono stati picchi di tensione che hanno richiesto l'intervento dei carabinieri.


Così come è stato dimostrato dai tanti partecipanti con foto e video, durante la prova sono stati utilizzati cellulari come enciclopedie quando non si poteva assolutamente farlo. Nonostante la commissione d'esame era stata chiara nel chiedere a tutti i partecipante di continuare a star seduti al proprio posto affinché la consegna delle prove avvenisse in modo ordinato e legale, durante la riconsegna delle prove i candidati si sono gettati tutti insieme in modo incontrollato. E' stato un vero e proprio delirio ieri mattina al palazzetto dello sport di Monza durante lo svolgimento del concorso per 4 posti da infermiere a tempo indeterminato dell'Azienda Ospedaliera di Gallarate. Gli organizzatori increduli e senza un'alternativa hanno richiesto l'intervento dei carabinieri accorse con 4 pattuglie. Infine è arrivata anche la Polizia di Stato.

"Abbiamo adempiuto al meglio a garanzia del buon esito del concorso - rende noto l'azienda - Il nostro impegno è stato enorme prima e durante la prova, con 50 nostri dipendenti a controllare e 10 vigilantes del palazzetto arruolati". Molte critiche, come viene messo in evidenzia da alcuni giornali locali, sono avvenute poiché è stato permesso di andare in bagno ad una donna in gravidanza.

Dalle foto e video pubblicati sui social è stata documentata l'irregolarità della prova. Alcuni candidati hanno portato le schede all'esterno del palazzetto, molti altri tramite l'utilizzo dei cellulari correggeva i compiti in modo indisturbato mentre erano in fila, tanti altri l'hanno fatto tra le mura dei bagni prima di consegnare la prova. Adesso un sostenuto gruppo di infermieri chiede l'annullamento nel rispetto di chi è stato onesto.

Venti le domande a risposta chiusa multipla, ovviamente uguali per tutti, ma in ordine diverso per evitare copiature. "Si è optato per i test a risposta multipla perché altrimenti risultavano impossibili le correzioni" commenta il direttore generale Humberto Pontoni. Forse, nonostante l'impegno della direzione, c'è stato un problema organizzativo con troppi concorrenti e pochi controllori disposti in una struttura che il solo affitto è costato circa 2.000 euro. Salvo diverse decisioni dell'azienda, la prova pratica è da espletarsi il 9 aprile.

Ecco le immagini scattate dai partecipanti.


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