Sono soltanto 314 i candidati al concorso pubblico per infermieri indetto nelle scorse settimane dall'Azienda sanitaria di Trento per cercare di risolvere la carenza strutturale di personale nella sanità trentina che con questo dato, decisamente troppo basso, non potrà purtroppo essere colmata. Alla scadenza dei termini le iscrizioni risultano infatti fortemente in calo rispetto al concorso bandito l'anno scorso quando erano pervenute 426 domande. Con circa cento iscritti in meno rispetto alle previsioni, non sarà pertanto necessario procedere ad alcuna preselezione e tutti i candidati potranno quindi sostenere le prove d'esame. Secondo il bando, l'ammissione al concorso era riservata ad un numero massimo di 400 idonei, che avessero ottenuto un punteggio minimo di 18/30 alla prova selettiva.
Molti iscritti al concorso sono già in corsia, carenza non sarà colmata
Questi dati sono ancora più deludenti tenendo conto che, secondo le stime, oltre la metà dei poco più di trecento infermieri che hanno presentato la candidatura già lavora nei vari ospedali e strutture sanitarie e socio sanitarie del territorio e che partecipano al concorso per stabilizzare il proprio contratto.
Considerando inoltre una percentuale di iscritti che non si presenterà all'esame e coloro che andranno a lavorare fuori provincia, i nuovi infermieri che potranno essere effettivamente assunti attraverso questo concorso e che andranno a rinforzare i reparti e i servizi sguarniti si riducono significativamente.
Ne resta ben poco
, avverte Cesare Hoffer di Nursing Up, il sindacato degli infermieri, commentando lo scarso numero di iscritti: Una volta ai concorsi arrivavano più di mille domande ma oggi la contrazione è evidente. Di questo passo i servizi saranno sempre più a rischio e dovranno chiudere
.
Per rispondere ai bisogni e alle dotazioni servirebbero almeno 430-450 infermieri. La carenza stimata dall'Ordine degli infermieri di Trento è di almeno 253 professionisti nelle strutture e di altri 180-200 nel territorio come infermieri di famiglia e di comunità.
Questi sono i risultati delle cose non fatte in questi anni. Noi lo diciamo da tempo ma sull'attrattività sentiamo solo parole e non fatti - continua il sindacalista -. C'è poco da fare: se l'offerta trentina resta questa si andrà avanti così. Per risolvere questa situazione serve una risposta politica forte. Anche perché le necessità di assistenza e di prevenzione sono in aumento ma non riusciamo a darvi risposte
, denuncia spiegando che molti infermieri trentini si dimettono per andare a lavorare in Alto Adige dove le condizioni economiche sono migliori.
A Bolzano stanno definendo di portare l'indennità infermieristica a 250 euro. Da noi è ferma a 72
, sottolinea evidenziando uno tra i tanti aspetti che fanno la differenza tra le due province della Regione. L'Apss riveda l'organizzazione e la Provincia di Trento riveda le retribuzioni – rimarca - altrimenti tutti i discorsi sull'attrattività resteranno parole al vento
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