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Concorso Infermieri

Piemonte: presunto errore rischia di congelare le assunzioni

di Redazione

Una presunta irregolarità nelle procedure del concorso regionale per infermieri, che si è svolto lo scorso febbraio in Piemonte, rischia di bloccare o annullare centinaia di assunzioni negli ospedali piemontesi. Esse sono appese al pronunciamento del Tar dopo il ricorso presentato da due candidati che, esclusi dall'elenco finale, hanno segnalato il mancato rispetto delle regole concorsuali durante lo svolgimento delle prove orali. Bandito e gestito da Azienda Zero, il concorso, cui hanno partecipato circa duemila infermieri, ha assegnato 226 posti tra le varie Asl ed aziende ospedaliere piemontesi ma restano paralizzati.

Concorso infermieri Piemonte: presentato ricorso al Tar, assunzioni bloccate

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Irregolarità nelle procedure del concorso per infermieri in Piemonte rischia di annullare centinaia di assunzioni.

L'errore denunciato alla giustizia amministrativa dai due infermieri ricorrenti si riferisce al fatto che non è stata garantita la libera presenza del pubblico, e pertanto anche dei concorrenti, alle prove orali.

La norma, molto chiara, prevede che le prove orali dei concorsi pubblici devono essere pubbliche. Sembra invece che gli ingressi nella sala siano stati contingentati a quattro o cinque candidati per volta, come singolare cautela, per evitare che si ascoltassero le risposte alle stesse domande.

Se così fosse Azienda Zero avrebbe commesso un errore estremamente grave che causerebbe conseguenze drammatiche per i lavoratori e per l'intera collettività con il rischio che le attuali graduatorie aziendali possano essere sospese e addirittura revocate.

Così tutte le sigle sindacali regionali (FP Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials Conf Sal, Nursnd, Nursing Up) in un comunicato stampa lanciando l'allarme sulla tenuta dei servizi e sui progetti di abbattimento delle liste di attesa in assenza di questi professionisti. È uno scenario apocalittico che rischia di abbattersi sulla sanità regionale, avvertono.

Senza questi 206 infermieri nelle Aziende saranno a rischio i piani di ferie dei professionisti sanitari. Inoltre, verrebbero inesorabilmente inficiate tutte le intese sindacali con la Regione sulle assunzioni straordinarie di infermieri e sui progetti di reinternalizzazione dei servizi sanitari. Molte aziende ancora oggi non hanno coperto il turn over e le previsioni di pensionamento dei sanitari sono numerose, sottolineano.

Mentre i legali delle Asl stanno analizzando il ricorso presentato per predisporre le controdeduzioni da avanzare al tribunale, si teme sia tutto da rifare. Soltanto i giudici del Tar potranno risolvere il nodo della questione ma i tempi sono incerti, potrebbero essere lunghi.

Pur avendo rivendicato la piena osservanza delle norme concorsuali in quanto le prove orali si sono svolte in sale aperte al pubblico, Azienda Zero non ha tuttavia dato indicazioni certe ai responsabili del personale delle Asl sulla certezza delle assunzioni, sia quelle già avvenute sia quelle che erano in procinto di essere fatte scorrendo la graduatoria del concorso. Nel corso di una riunione svoltasi nei giorni scorsi Azienda Zero avrebbe soltanto informalmente consigliato di attendere il pronunciamento del Tar.

I professionisti che in questi giorni sono stati chiamati dalle Aziende e che hanno già rassegnato le dimissioni, in molti casi da un datore di lavoro privato, in attesa dell'assunzione definitiva nel pubblico, rischiano di rimanere senza un posto di lavoro, denunciano i sindacati descrivendo la situazione di limbo contrattuale in cui si trovano i lavoratori. Spiegano che in caso di annullamento del concorso, gli infermieri già assunti rischierebbero di doversi ripresentare agli esami. Chi si è già licenziato dal precedente lavoro, dopo aver conquistato il posto sicuro in graduatoria, dovrà cercare di congelare le dimissioni laddove possibile.

Se come sostiene Azienda Zero c'è l'assoluta certezza del pieno rispetto della legge, è lecito chiedersi perché ai vertici delle Asl non sia stata data una precisa indicazione di continuare nelle assunzioni, evitando così di rallentare un reclutamento di cui la sanità piemontese ha assoluto bisogno, ha dichiarato in una nota il vicepresidente del consiglio regionale, Daniele Valle, intervenendo sulla questione.

Anche i direttori generali si trovano in un limbo: non sanno infatti se procedere con le assunzioni rischiando le conseguenze in caso la magistratura amministrativa blocchi gli effetti del concorso, anche solo provvisoriamente, oppure se attendere la sentenza ben sapendo che sarà difficile recuperare il personale in tempo per il periodo estivo, così da consentire il rispetto dei piani ferie.

La verità, almeno a quel che appare, è che nessuno intenda dare e sottoscrivere il via libera ai direttori generali, i quali facilmente attenderanno il pronunciamento del Tar, stretti tra la necessità di personale e il rischio di avere conseguenze giuridiche, conclude spiegando che se la decisione dei giudici arriverà nel giro di un paio di settimane dando ragione ad Azienda Zero il rischio di conseguenze sul sistema sanitario sarebbe ridotto a zero.

In caso contrario la questione potrebbe trascinarsi anche dopo le elezioni regionali e se i giudici stabilissero la sospensiva degli effetti del concorso, centinaia di infermieri si troverebbero altre porte chiuse. Quelle degli ospedali, chiosa.

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