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Concorso Infermieri

Policlinico Federico II di Napoli, presunte anomalie

di Redazione Roma

Attraverso una lettera inviata alla redazione di Nurse24.it, un infermiere idoneo al concorso pubblico, in attesa di essere chiamato dalla graduatoria del Policlinico Federico II di Napoli, solleva un insieme di dubbi su una serie di anomalie riscontrate: Perché permangono ancora così tanti contratti atipici? Dal canto suo l'Azienda, contattata più volte, non ha ancora fornito la propria replica.

Napoli, presunte anomalie su concorso infermieri Aou Federico II

L'azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli

Quelle che riporto sono solo alcune anomalie del sistema sanitario che rappresentano spreco di denaro pubblico con appalti di lavoro in somministrazione. Si conclude così la lettera, firmata da un infermiere idoneo, giunta a Nurse24.it. Scritta e inviata alla redazione poiché vi siete già occupati degli sprechi e degli abusi nella pubblica amministrazione e, negli ultimi anni, con riferimento all’abuso di contratti con le agenzie interinali da parte delle Aziende ospedaliere campane.

Una missiva tutt’altro che generica nei contenuti, che rimanda – in modo circoscritto – ad una serie di delibere per ricostruire l’intera, complessa vicenda da parte del professionista sanitario. Si tratta di un infermiere idoneo al concorso pubblico, in attesa di essere chiamato dalla graduatoria del Policlinico Federico II di Napoli. La ricostruzione dell’accaduto prende il la dalla delibera n. 497 del 16 giugno 2021 (“Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di complessivi n. 20 posti di CPS infermiere cat. D comparto sanità, per le esigenze dell’Aou Federico II”), con cui è stata approvata la graduatoria composta da 506 infermieri idonei dei quali, attualmente, ne sono stati chiamati circa 40 unità. Da qui l’autore della lettera riporta, punto per punto, le anomalie più rilevanti ancora in essere presso l’azienda ospedaliera Policlinico Federico II di Napoli.

Cominciando dal fatto che allo stato attuale ci sono in forza 69 infermieri assunti con contratto di collaborazione coordinata e continuativa tramite avviso pubblico per emergenza Covid-19 con fondi regionali/governativi (quindi, per l’Azienda, a costo zero). Di questi la maggioranza sono utilizzati per le normali attività assistenziali, quindi in reparti non Covid, come da delibera n. 757 del 15 settembre 2021. Con proroga fino al 31 dicembre 2021. Quindi l’infermiere sottolinea: Abbiamo 15 unità con contratto a partite iva scadute lo scorso 30 giugno, rinnovate poi fino alla conclusione dell’anno come da delibera n. 570 del 30 giugno 2021, questo rinnovo è arrivato dopo che è stata approvata la graduatoria del concorso per infermieri a tempo indeterminato. Infine, abbiamo 36 unità infermieristiche con contratti in somministrazioneagenzia interinale – a scadenza lo scorso 31 luglio, che sono stati ulteriormente rinnovati al prossimo 30 settembre (delibera n. 758 del 15 settembre 2021), nonostante la graduatoria attiva e sicuramente saranno ancora rinnovati.

In conclusione, l’infermiere idoneo che ha scritto la lettera ricorda che abbiamo oltre 120 contratti di lavoro precari – di cui la maggior parte attivi da poco – rinnovati di volta in volta a discapito di una graduatoria a tempo indeterminato da mesi già “pronta per l’uso”. Chiedendosi altresì per quale ragione non vengano assunti infermieri a tempo indeterminato, già risultati idonei ad un concorso, assorbendoli dalla graduatoria. E rispondendosi, non con poca rabbia: Perché tutti questi contratti atipici ancora in essere sono l’esito di situazioni clientelari, spesso il frutto di scambi di favori e voti alle elezioni, magari per far lavorare figli, parenti, amici degli amici.

In tutto questo, l'Azienda - alla quale è stata chiesta più volte una replica rispetto a quanto segnalato dalla missiva dell'infermiere - non ha ancora fornito la propria versione dei fatti.

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