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Campania: via libera del governo a 600 nuove assunzioni tra infermieri e medici

di Rosario Scotto di Vetta

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NAPOLI.  “E’ stato riconosciuto e premiato il nostro lavoro”. Ha esordito così il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro in occasione del riconoscimento, da parte del Governo, della deroga del 15% sul blocco del turn over. “Occorre vincere un’altra battaglia ossia cambiare i criteri per la distribuzione del fondo sanitario nazionale, non faremo passi indietro, non si possono penalizzare ancora i cittadini campani”, ha continuato il Governatore.


La lacuna della carenza di organico in Campania si attesta al di sotto della media nazionale per circa il 12%, che tradotto in numeri significa circa 5000 unità in meno tra medici e infermieri. Ad oggi, con lo sblocco del 15%, le nuove assunzioni saranno calcolate in base a quanti rapporti di lavoro sono cessati nel 2011 e nel 2012. Le stime calcolate della struttura commissariale, riguardo alle cessazioni dei rapporti di lavoro, porteranno a circa 600 nuove assunzioni. 

 

Una risposta concreta, per quanto importante, ma non ci accontentiamo” ha avvertito il governatore. L’azione della Giunta Caldoro sembra portare già i suoi frutti consentendo oggi di avere più personale, con nuove assunzioni, ma soprattutto dei servizi migliori. “Riduciamo gli sprechi, mettiamo i conti in ordine migliorando la qualità delle prestazioni” ha aggiunto.

 

E’ doveroso erogare ai residenti della regione Campania delle prestazioni sanitarie di qualità sia in virtù dei sacrifici fatti e sia perché fin da troppo sopportano una malasanità che nessuno merita di avere. 


Caldoro, che ha ringraziato tutte le forze accorse per il raggiungimento di quest’obiettivo, fissa già le prossime sfide. “Dobbiamo continuare, con procedure più veloci, sullo sblocco del turn over , ha concluso, sono necessarie energie nuove”.

 

Ora la vera sfida sarà quella di assumere personale competente, preparato e motivato. La necessità di fare un passo verso la meritocrazia e la trasparenza perché mai come ora la sanità campana non ha bisogno di 600 politicizzanti e raccomandati

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