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Si apre a Roma, con una parata di tutte le realtà del soccorso, la settimana di festeggiamenti per il trentennale del Servizio Nazionale di Emergenza Territoriale . Nell’udienza di mercoledì prossimo, Papa Francesco accoglierà una delegazione . Al via eventi e celebrazioni che, per una settimana, animeranno ciascuna regione in un palinsesto promosso da Siems , Siiet , dalle organizzazioni di volontariato e associazioni tecnico professionali del soccorso . Coinvolti anche i bambini. Era il 27 marzo 1992 quando in Italia, con Decreto del Presidente della Repubblica, veniva istituito il sistema di emergenza territoriale 118 .
Come nasce il servizio di emergenza territoriale 118
Dal 20 al 27 marzo si festeggeranno i trent'anni del 118
Correva il 27 marzo 1992 quando venne varato un Decreto presidenziale – l’allora inquilino del Quirinale era Francesco Cossiga – che stabiliva tre punti basilari : la competenza esclusiva del Ssn in merito all’attività di soccorso pre-ospedaliero , la sua gratuità , l’attivazione di un numero dedicato . Tale decreto (Atto di intesa tra Stato e regioni di approvazione delle linee guida sul sistema di emergenza sanitaria in applicazione del decreto del Presidente della Repubblica 27 marzo 1992 ) ha di fatto costituito, per il nostro paese, l’incipit del servizio di emergenza territoriale 118 . Il Dpr affidava alle singole Regioni la copertura del servizio nazionale (le regioni e le province autonome, tenendo conto delle indicazioni fornite con il presente documento promuovono, nell’ambito dei propri programmi di riorganizzazione della rete ospedaliera e dei servizi di emergenza-urgenza, tutte le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi concordati, finalizzati al miglioramento qualitativo e ad una maggiore omogeneità funzionale dei servizi, su base nazionale , si legge nel documento) che negli anni si sarebbe rivelato cuore pulsante della sanità di emergenza , a maggior ragione nel corso della pandemia (a questo proposito, lo scorso dicembre, il presidente nazionale del Sis 118, Mario Balzanelli si era espresso in merito all’urgenza di varare un modello organizzativo efficace, omogeneo a livello delle regioni, economicamente più vantaggioso rispetto ad altri modelli per assicurare alla cittadinanza standard di prestazioni uniformi e di elevata qualità in caso di emergenza-urgenza nonché di maxi-emergenza sanitaria ).
Una delegazione incontrerà Papa Francesco
Tredici anni dopo, il Sistema 118 divenne una realtà nazionale – seppur con non trascurabili differenze regionali – lungo un iter nel quale, anno dopo anno, si è cercato di conciliare l’inevitabile radicamento territoriale e l’urgenza di avviare (e poi di rinsaldare) un confronto edificante delle differenti realtà fondato sui dati e sugli indicatori di risultato. Con l’intento finale di concretizzare tanto l’omogeneità quanto l’adeguatezza della risposta in emergenza sull’intero territorio nazionale. Muovendosi verso un “unico” sull’intero territorio (che in 11 Regioni è divenuto il numero unico europeo di emergenza 112 ). Ecco perché la settimana di festeggiamenti per i trent’anni del Servizio nazionale di emergenza territoriale – che prende il via il 20 marzo a Roma , con una parata di tutte le realtà del soccorso: medici, infermieri, autisti soccorritori, operatori delle centrali del 118, volontari di Croce Rossa,
Misericordie sfileranno insieme lungo via della Conciliazione fino a piazza San Pietro , dove assisteranno all’Angelus del Papa – rappresenta di certo una festa ma, soprattutto, un rilevante momento di riflessione. E proprio a Papa Francesco , nell’udienza di mercoledì prossimo, una delegazione in rappresentanza di tutto il mondo del soccorso (un volontario, un autista soccorritore, un medico e un infermiere) donerà una testimonianza concreta dell’affetto delle persone nei confronti dei soccorritori, grazie a un photobook con i disegni dei bambini che a decine da tutta Italia, ogni giorno dall’inizio di marzo, sono stati inviati al sito “trentennale118.it” – e pubblicati online – per ringraziare gli operatori del soccorso. All’interno del volume, che verrà consegnato anche al ministro della Salute, Roberto Speranza , una sezione speciale è dedicata ai disegni di bimbi ricoverati nelle pediatrie italiane.
Il servizio di emergenza come focus di tutti gli eventi
La parata capitolina darà dunque il via alle celebrazioni che, fino al 27 marzo , animeranno ogni regione d’Italia, in un palinsesto di eventi promosso da Siems (Società italiana emergenza sanitaria) e Siiet (Società italiana infermieri emergenza territoriale) – convinte della necessità di una profonda revisione organizzativa del sistema dell’emergenza , per superare la frammentarietà e le difformità che contraddistinguono l’impianto del soccorso pre-ospedaliero, nonché insieme per la Carta di Riva – dalle organizzazioni di volontariato e dalle associazioni tecnico professionali del soccorso. Iniziative per sensibilizzare la popolazione , a cominciare dai più giovani, e rammentare alle istituzioni l’importanza di mantenere aperto un canale di confronto su un sistema che, allo stato attuale più che mai, ha urgenza di evolversi. Come spiegato dalla Fiaso : Con un modo di soccorrere le persone rivoluzionato e al passo con le tecnologie, è il momento di fermarsi , di guardare negli occhi ancora una volta queste persone, e di dire “grazie” per il loro impegno. Sarà anche un momento davvero unico per i professionisti e i volontari, che ogni giorno e ogni notte garantiscono in Italia il soccorso .
Così, per l’intera settimana, all’interno dei gazebo sparsi lungo l’intero stivale ci sarà l’opportunità di incontrare medici, infermieri, tecnici e soccorritori , ricevere materiale informativo, assistere a una dimostrazione di rianimazione cardiopolmonare e provare, sotto la guida di esperti, a eseguirla sui manichini utilizzati per la formazione dei soccorritori. E ancora, monumenti e luoghi simbolo delle varie città verranno illuminati di blu , il colore dell’emergenza e sui social sarà lanciato il contest #bluemergenza – in collaborazione con le amministrazioni comunali/regionali, con l’Anci e la già citata Fiaso – al quale chiunque potrà aderire postando foto di luoghi e monumenti illuminati.
Trent’anni di 118: gli incontri istituzionali
Senza dimenticare gli appuntamenti istituzionali che si succederanno: dall’incontro di una delegazione con il ministro Speranza alla conferenza stampa in Senato, dal convegno alla Camera “I firmatari della Carta di Riva” all’incontro con la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati (il programma completo è sulla piattaforma dedicata al trentennale del Sistema di Emergenza Territoriale 118). Auspico che la “festa” del 118 sia questo mix di gioia di trovarsi insieme , orgoglio professionale, disponibilità al cambiamento, giusta rivendicazione ove occorre , ha affermato il presidente Siems, Mario Costa . Mentre Roberto Romano , presidente Siiet, auspica che l’incontro a Roma , con la nostra divisa operativa, accanto a colleghi di ogni parte d’Italia, rappresenti un momento di ripartenza , per disegnare un 118 migliore e meno variegato, e anche un momento per pensare a quanto fatto fino ad oggi, in un viaggio straordinario durato trent’anni .
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