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Emilia-Romagna

Trasferirsi in montagna? Infermieri chiedono aumento di 790€

di Redazione

C'è una cifra abbastanza precisa per cui gli infermieri sarebbero disposti ad andare a lavorare nelle zone di montagna dell'Emilia-Romagna. Da un'indagine effettuata dal Nursind, circa il 45% degli interpellati sarebbe disposto a spostare la propria residenza in Appennino e la percentuale media di incremento salariale ritenuto più opportuno per uno spostamento della sede di lavoro è di circa il 54%, circa 790 euro in più.

Risultati indagine Nursind: tra le richieste, anche alloggio gratis

Reclutare e trattenere personale in aree geograficamente e logisticamente sfidanti, Nursind Emilia-Romagna: occorre la volontà di investire risorse per medici e infermieri.

L'indagine, diffusa in attesa della legge regionale per incentivare il personale sanitario a spostarsi in Appennino, rivela che solo 6.25% degli intervistati sarebbero disposti a trasferirsi in queste aree senza condizioni predefinite, mentre un considerevole 43,75% sarebbe propenso al trasferimento qualora venissero introdotte misure incentivanti adeguate.

Questo sottolinea una chiara richiesta di incentivi tangibili che potrebbero includere (ma non limitarsi a) supplementi salariali, alloggio gratuito, incentivi fiscali e supporto per le famiglie, come l'asilo nido e il trasporto gratuito, afferma Antonella Rodigliano, segretaria regionale del sindacato degli infermieri.

Il 34,78% degli intervistati, invece, ha espresso la disponibilità ad operare permanentemente in quelle aree, se supportati da condizioni lavorative e di vita favorevoli e, per la segretaria regionale del Nursind, questo dato evidenzia un potenziale significativo per stabilire una presenza infermieristica a lungo termine nelle zone montane, contribuendo così all'obiettivo di sviluppo economico e sociale sostenibile del progetto di legge.

Ma l'indagine del Nursind mostra che non serve solo uno stipendio più alto per indurre il personale infermieristico a trasferirsi: anche la possibilità di un alloggio gratuito è emerso quale fattore d'attrattività importante per i professionisti intervistati (in totale poco meno di duecento). Non si deve sottovalutare l'importanza delle misure di supporto alla famiglia e alla logistica, afferma ancora Rodigliano.

Un approccio multisfaccettato, che include una gamma di benefici tangibili e intangibili, potrebbe essere il più efficace nel reclutare e trattenere personale in aree geograficamente e logisticamente sfidanti. Mettiamo quindi a disposizione di Regione e aziende i dati raccolti come contributo alla discussione - conclude la segretaria del Nursind - ben consapevoli che se incentivati e gratificati in tutti i modi possibili, i professionisti che mancano nelle aree più in difficoltà si possono trovare e reclutare. Il problema vero è avere la volontà di investire risorse per medici e infermieri. Una volontà che deve tramutarsi in fatti concreti e non, come al solito, in slogan che non portano a nulla.

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