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Campania

Sottopagati e aggrediti: infermieri di carceri e Rems scioperano

di Redazione

I lavoratori all'unanimità hanno espresso volontà di avviare le procedure di sciopero ad oltranza del personale del comparto della sanità penitenziaria. Lo rende noto la Fp Cgil di Caserta annunciando che il prossimo 15 ottobre i sanitari delle carceri e delle Rems, le residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza dove vengono accolti gli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi, sciopereranno contro aggressioni e disagi irrisolti.

Carenza personale e nodo sicurezza, sindacati chiedono tavolo con il prefetto

carcere

Il 15 ottobre 2024 i sanitari delle carceri e delle Rems sciopereranno contro aggressioni e disagi irrisolti.

Lo sciopero, che è stato proclamato anche da altre organizzazioni sindacali (Cisl Fp, Uil Fp, Fials, Nursing Up, Nursind), interesserà in particolare le strutture di Santa Maria Capua Vetere, Carinola, Aversa e la Rems di Clavi Risorta, dove il personale garantirà comunque le emergenze.

Alla vigilia della protesta i sindacati hanno comunicato di aver chiesto al prefetto un tavolo per trovare soluzioni condivise soprattutto dopo diversi episodi di violenza ai danni dei sanitari, nonché dei locali delle strutture, denunciati anche alla Procura.

Siamo stanchi delle continue aggressioni al personale sanitario che quotidianamente svolge il proprio lavoro nelle strutture penitenziarie e della salute mentale in carcere nonostante la grave carenza di personale sanitario che abbiamo segnalato più volte alla direzione dell'Asl di Caserta. C'è bisogno di un concorso finalizzato all'assunzione, fa sapere la Uil Fp spiegando le ragioni della protesta. I dipendenti si sentono ormai abbandonati e non tutelati, sottolinea.

Il problema deve essere affrontato non soltanto da un punto di vista sanitario, inteso come carenza di personale sanitario, ma anche dal punto di vista della sicurezza, spiega Nicola Cristiani, delegato alla Sanità per la Cisl casertana. È necessario non soltanto implementare l'organico di infermieri e medici, ma anche delle guardie penitenziarie che assicurano la tutela dei lavoratori.

Anche secondo il direttore dell'Asl di Caserta Amedeo Blasotti non si tratta infatti soltanto di un problema di carenza di personale, per la quale l'azienda sanitaria si sta attivando con concorsi ed avvisi di mobilità, ma anche di sicurezza. L'assistenza sanitaria cerca di essere quanto più efficiente possibile, ci tiene a precisare il dg illustrando che nelle strutture detentive casertane è stato attivato il servizio oncologico e che entro fine anno saranno forniti altri due servizi, quello di assistenza psicologica e quello dei mediatori culturali. L'obiettivo è un'assistenza dignitosa tutelando al contempo la sicurezza del personale, conclude il dg.

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