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Sit-in infermieri Policlinico Monserrato: servono assunzioni

di Redazione

I due principali ospedali sardi, nel sud dell'isola, sono nella bufera. Sovraccarico di lavoro per il personale e sovraffollamento di pazienti nei reparti e nel Pronto soccorso sono le ragioni che hanno spinto gli infermieri del Policlinico Monserrato ad organizzare il 30 luglio un sit-in di protesta per chiedere con urgenza rinforzi di personale. Da mesi le organizzazioni sindacali segnalano le forti criticità, legate alla carenza di organico e alla mancanza di risorse, che si registrano negli ospedali della città metropolitana di Cagliari e di Sassari. Le strutture sanitarie delle due città garantiscono quasi esclusivamente tutta l'attività ospedaliera sarda, soprattutto quella specialistica. La situazione sarebbe particolarmente grave soprattutto nel capoluogo della regione.

Murracino (Nursing Up): adeguare risorse a specialistica

policlinico monserrato

Policlinico Monserrato

Tutte le attività più importanti, come le chirurgiche e le emergenze-urgenze, vengono erogate in questi due ospedali, fa sapere Diego Murracino, segretario regionale di Nursing Up, il sindacato degli infermieri. Tuttavia si tratta di ospedali di vent’anni fa che continuano ad avere le stesse risorse di personale di allora, precisa sottolineando che infermieri, ostetriche, operatori sociosanitari e medici di oggi non bastano a coprire il fabbisogno.

Il policlinico “Duilio Casula” di Monserrato, in provincia di Cagliari, è un presidio multispecialistico ed è sede di strutture ad alta specializzazione. Dal 1999 l'Azienda ospedaliera universitaria è diventata la struttura sanitaria più moderna della Sardegna, nonché sede della maggior parte delle strutture cliniche della facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Cagliari e di numerose scuole di specializzazione.

Bisogna, pertanto, adeguare immediatamente e potenziare questi ospedali che offrono la specialistica, esorta Murracino spiegando che in tutta la Sardegna ce ne sono soltanto due o tre in grado di garantire un'assistenza sanitaria di alta qualità. Essi devono quindi avere tutte le risorse adeguate, rimarca sottolineando quanto sia necessario comunque anche rilanciare alcuni servizi territoriali.

Anche il Nursind si è unito alla protesta ed ha lanciato un allarme sulla situazione disastrosa del Pronto Soccorso del Policlinico, chiedendo di aprire un'inchiesta per indagare sulle gravi condizioni in cui versa dalla fine del 2021. La situazione già fuori controllo è esplosa nelle giornate in cui è stato deciso di chiudere temporaneamente l'ospedale e il pronto soccorso del presidio ospedaliero del Brotzu, l'altra grande azienda ospedaliera cagliaritana, che si è trovato nelle ultime settimane al limite del collasso, aggravato dall'ondata di turisti e dal caldo estivo.

Il sindacato degli infermieri ricorda che il Brotzu soffre comunque da tempo, non solo per l'emergenza della carenza di personale che si è fatta drammatica, ma anche per il persistere di disservizi e conflitti interni tra i medici e la dirigenza ospedaliera. Le tensioni sarebbero aumentate a tal punto che il Brotzu sarebbe una polveriera.

La situazione di caos si sarebbe ulteriormente aggravata dopo il grave blackout elettrico che ha colpito l'ospedale dieci giorni fa, provocando continui blocchi nelle sale operatorie in quanto non sarebbero entrati in funzione i generatori di corrente.

La situazione del Brotzu ha inevitabilmente ripercussioni anche sugli altri ospedali, in particolare sul Policlinico. Tuttavia, nessuno, in seguito alla sua chiusura temporanea, si è preoccupato del carico che ne è derivato all'Azienda ospedaliera universitaria di Monserrato, denuncia il Nursind in una lettera inviata ai vertici regionali.

Vi invitiamo ad aprire un'inchiesta verso quanto non fatto dai dirigenti dell'Aou per garantire il giusto supporto al Pronto soccorso in questa drammatica fase critica, esacerbata dall'improvvisa interruzione delle attività di pronto soccorso del Dea di primo livello regionale, conclude chiedendo azioni concrete da parte della Regione Sardegna. Su tutta la vicenda l'assessore alla Sanità regionale, Bartolazzi, vuole vederci chiaro e nella giornata di ieri ha convocato un incontro urgente in regione cui hanno partecipato i primari e i vertici dell'ospedale.

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