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Rischio clinico

Sicurezza delle cure, Oms: danni per 1 paziente su 10

di Redazione

Le cure non sicure riguardano milioni di pazienti ogni anno. Si stima che un paziente su dieci subirà danni derivanti da eventi avversi durante il trattamento sanitario. Oltre il 70% dei Paesi ha compiuto progressi nell'istituzione di programmi nazionali per la salute e la sicurezza sul lavoro degli operatori sanitari ma soltanto un terzo dei Paesi nel mondo ha sviluppato piani d'azione per assicurare la sicurezza dei pazienti.

Oms pubblica il rapporto globale sulla sicurezza dei pazienti 2024

infermiere ferri

Si stima che 1 paziente su 10 subirà danni derivanti da eventi avversi durante il trattamento sanitario.

È quanto emerge dall'annuale rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sulla sicurezza delle cure, la cui giornata mondiale si celebra ogni anno a settembre per sottolineare come essa sia parte costitutiva del diritto alla salute.

Si tratta di un documento che, delineando il quadro generale dei progressi compiuti nel 2023 ed analizzando le criticità persistenti, ribadisce la necessità di attuare un'azione concertata per fare tutti gli sforzi possibili al fine di migliorare la sicurezza a livello globale. La sicurezza è da considerarsi una componente fondamentale della copertura sanitaria universale e deve essere riconosciuta come una priorità sanitaria globale, ha affermato il direttore del dipartimento dei servizi sanitari integrati dell'Oms, Rudi Eggers.

Il Report ha misurato i miglioramenti in materia di sicurezza in oltre cento Stati rispetto a sette obiettivi strategici stabiliti dal Piano d'azione globale per la sicurezza del paziente 2021-2030, denominato GPSAP (Global Patient safety Action Plan).

I progressi sono stati misurati in base alla capacità di sviluppare politiche; costruire organizzazioni affidabili; garantire a sicurezza dei processi clinici; coinvolgere pazienti e familiari; migliorare la formazione, le competenze e la sicurezza degli operatori sanitari; migliorare l'informazione, la ricerca la gestione del rischio; promuovere la sinergia, i partenariati e la solidarietà.

L'analisi evidenzia i progressi realizzati nel 2023 per prevenire danni evitabili ai pazienti e ridurre i rischi attraverso politiche, programmi ed interventi strategici che consentono di creare sistemi a supporto di buone pratiche, tecnologie ed ambienti sicuri.

Nella misurazione dei risultati un focus ritenuto fondamentale per promuovere la sicurezza del paziente è il suo coinvolgimento e quello dei suoi familiari nel processo di cura. Sotto questo aspetto risulta che circa l'80% dei paesi dispone di procedure stabilite che consentono il facile accesso dei pazienti alle proprie cartelle cliniche, ma che soltanto il 13% dei Paesi ha rappresentanti dei pazienti nel consiglio di amministrazione della maggior parte degli ospedali.

Secondo l'Oms è fondamentale invece che i pazienti o i familiari di coloro che hanno subito danni evitabili siano coinvolti nella progettazione di soluzioni e nel processo decisionale condiviso presso il luogo di cura.

Tale coinvolgimento necessita di adeguati finanziamenti per sostenere l'implementazione degli interventi. Tuttavia, soltanto l'11% dei paesi ha stanziato risorse sufficienti per attuare tutti gli interventi pianificati per garantire la sicurezza degli assistiti.

Il report sulla sicurezza globale dei pazienti è una pietra miliare e può essere considerato una risorsa essenziale di indirizzo non solo per gli operatori sanitari ed assistenziali, in prima linea nel processo di cura, ma anche per i decisori politici, i leader clinici, gli accademici e i ricercatori, conclude Eggers.

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