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20 febbraio

Sanità, Schillaci: valorizzazione personale è priorità Governo

di Redazione

La sanità è una priorità di questo governo. Lo abbiamo dimostrato aumentando le risorse del Fondo sanitario nazionale e un primo segnale è stato quello di 2,4 miliardi di euro per il rinnovo dei nuovi contratti. Ricordo anche che, per il potenziamento dell'assistenza territoriale, ci sono 250 milioni di euro per il 2025 e 350 milioni di euro a decorrere dal 2026 per reclutare il personale che dovrà garantire il funzionamento delle strutture territoriali. Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, durante l'evento "La salute al centro", organizzato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) in occasione della IV Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato e celebrato presso le Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia, a Roma.

Tra i prossimi obiettivi, abolizione del tetto di spesa per assunzioni

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel suo intervento di celebrazione della IV Giornata nazionale del personale sanitario.

Anche nell'ultimo provvedimento, il decreto Milleproroghe - ha proseguito l'esponente del governo - abbiamo voluto dare un segnale forte di attenzione e ascolto verso le istanze dei camici bianchi, estendendo a tutto il 2024 lo scudo penale. È un primo importante passo in materia di responsabilità professionale, che so trovare il pieno consenso da parte della Fnomceo.

Ci siamo fatti carico da subito di questa tematica - ha precisato Schillaci - con la volontà di arrivare alla depenalizzazione della colpa medica, a esclusione del dolo, fermo restando il diritto dei cittadini ai risarcimenti sul piano civile. Sono certo che questo provvedimento servirà a dare serenità al lavoro dei medici e maggiore centralità alla sicurezza delle cure.

Quello che mi preme sottolineare - ha inoltre affermato - è che siamo solo all'inizio di un percorso per riorganizzare la nostra sanità pubblica. I prossimi obiettivi sono l'abolizione del tetto di spesa per le assunzioni di personale, l'aumento delle indennità di specificità e la valorizzazione degli specializzandi.

Vogliamo restituire attrattività al servizio pubblico, fare in modo che i nostri professionisti restino nelle nostre strutture, trovando condizioni economiche, professionali e organizzative, incentivanti

Celebriamo donne e uomini del Ssn in prima linea

Oggi celebriamo la quarta Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, istituita durante la pandemia che ci stiamo lasciando alle spalle, ma tenendo vivo il ricordo del sacrificio e dell'impegno delle donne e degli uomini del nostro servizio sanitario in prima linea a combattere il virus e ad assistere e salvare milioni di italiani.

Così ancora il ministro Schillaci, durante l'evento "La salute al centro". Fin dal primo giorno di governo - ha proseguito - abbiamo posto al centro della nostra azione la valorizzazione e la tutela del personale sanitario, che è il cuore pulsante del Servizio sanitario nazionale e garantisce ogni giorno la piena attuazione del diritto fondamentale alla salute, così come sancito dalla nostra Costituzione.

Lo scorso anno, in occasione di questa ricorrenza - ha poi ricordato Schillaci - ho assunto impegni per risollevare la nostra sanità pubblica, diretti ad arginare la carenza di personale e a incentivare le prestazioni nell'ambito del servizio sanitario pubblico. Ci siamo rimboccati le maniche, ci siamo confrontati con le associazioni di categoria, spesso con lo stesso presidente Anelli, e abbiamo iniziato a dare i primi segnali attraverso interventi concreti, anche grazie al prezioso lavoro svolto dal Parlamento. In questo anno, le misure che abbiamo adottato in sanità hanno posto al centro il personale sanitario.

Siamo intervenuti lo scorso anno con il decreto Bollette sull'area dell'emergenza-urgenza con specifici incentivi e con misure per tutelare la sicurezza degli operatori sanitari: norme più severe per gli aggressori e più presidi di polizia negli ospedali. E il confronto con le categorie è continuo - ha concluso il ministro della Salute - per migliorare e potenziare gli strumenti a nostra disposizione.

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