È accaduto di nuovo e questa volta al Pronto Soccorso dell'ospedale Santa Maria Loreto Nuovo a Napoli. Due infermieri di triage sono stati aggrediti fisicamente con calci e pugni dal figlio di una paziente entrata in Ps per diarrea che lamentava da 20 giorni. Nessun danno per gli infermieri che se la cavano con 5 e 10 giorni di prognosi.
Calci e pugni in triage: in aumento le aggressioni al personale sanitario
La madre lamentava diarrea da 20 giorni: questa la ragione che ha spinto un uomo ad aggredire due infermieri triagisti prima con insulti e minacce e poi con calci e pugni al Pronto Soccorso di Loreto Nuovo, a Napoli.
Gli agenti di polizia del Pronto Intervento sono riusciti a fermare l'uomo che, dopo essere stato identificato, è stato denunciato per aggressione, minacce, lesioni personali e interruzione di pubblico servizio.
Le due vittime — un'infermiera di 58 anni e un infermiere di 57 anni, entrambi di Portici — hanno riportato lesioni guaribili e medicate dagli stessi colleghi del Ps; la prognosi è di 5 giorni per la donna e di 10 giorni per l'uomo, il quale dovrà essere sottoposto anche ad una visita specialistica ortopedica per le contusioni riportate alla spalla e al ginocchio.
Un fenomeno — quello delle aggressioni — destinato ad aumentare vista la carenza continua di infermieri e personale sanitario a cui corrisponde, al contrario, un incremento degli accessi in Pronto Soccorso e un allungamento dei tempi di attesa.
I dipendenti chiedono, quindi, un potenziamento del personale sanitario per evitare nuove aggressioni ormai diventate una consuetudine, specialmente nel periodo estivo. E ancora, chiedono al Direttore Generale dell'ospedale di ripristinare il drappello di polizia 24 ore su 24 per 365 giorni per essere meglio tutelati durante la loro attività.
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