Gli operatori sanitari del Pronto soccorso di Castellammare, primo presidio della sanità pubblica nell'area metropolitana di Napoli, sono sul piede di guerra e hanno annunciato di essere pronti allo sciopero dopo le feste natalizie, superando le disposizioni delle organizzazioni sindacali. A scatenare la protesta è stato un grave errore commesso dall'Asl Napoli 3 Sud nell'emissione delle buste paga del mese di marzo, che ha gonfiato i redditi dei lavoratori facendoli scattare in avanti nelle aliquote per le detrazioni Irpef.
Infermieri del San Leonardo recupereranno gli stipendi di Natale tra 6 mesi
Nel mese di novembre e dicembre questi lavoratori si sono poi ritrovati in busta paga trattenute anomale sullo stipendio, che si sono peraltro ripercosse anche sulla tredicesima mensilità.
Risulta che, su una paga lorda di 2800 euro, hanno versato 1700 euro di tasse ritrovandosi quindi con soltanto poco più di mille euro di stipendio.
Sebbene i dipendenti abbiano restituito immediatamente le somme di denaro ricevute impropriamente a causa dell'errore, è stato loro comunicato che potranno riavere i loro soldi soltanto con i rimborsi del 730 del prossimo giugno. Gli stipendi di Natale saranno pertanto recuperati tra sei mesi.
Il meccanismo di conguaglio Irpef mensile avviato a decorrere della mensilità di aprile 2024 ha comportato significativi importi a rimborso, dovuti allo scomputo dell'erroneo importo attribuito con la mensilità di marzo 2024, prontamente restituito dai dipendenti
, scrive l'Asl Napoli 3 Sud in una nota inviata ai sindacati per fornire la spiegazione dell'errore commesso pur sottolineando la correttezza delle trattenute applicate.
A partire dalla mensilità di novembre il suddetto meccanismo di conguaglio mensile ha comportato l'applicazione dell'aliquota al 35% per le differenze di reddito in considerazione del superamento dello scaglione dei 28mila euro
, continuano i vertici aziendali ribadendo che tali differenze reddituali esulano comunque dall'errata applicazione dell'indennità di Pronto soccorso. Esse sono attribuibili alle voci complessive accessorie maturate nell'anno che hanno contribuito alla determinazione dell'imponibile annuo
.
Di fronte a questa situazione il personale sanitario si sente beffato. Manda avanti ogni giorno una lotta per cercare di mantenere a livelli accettabili la qualità dell'assistenza erogata, nonostante varie criticità ampiamente note della sanità locale, come le carenze d'organico, le strutture inadeguate e l'insufficiente disponibilità di posti letto rispetto al fabbisogno. Quest’ultimo episodio rappresenta pertanto uno schiaffo. Lo sciopero, annunciano infermieri ed operatori sociosanitari, è pertanto ad un passo.
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