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Più infermieri e medici in FVG: 27 milioni per assunzioni

di Redazione

Sono 27 i milioni messi a disposizione dal Friuli Venezia-Giulia per assumere più medici ed infermieri. È quanto ha annunciato l'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi illustrando un pacchetto finanziario di 107 milioni di euro durante l'incontro con le organizzazioni sindacali della dirigenza medica e del comparto sanità (Nursind Fvg, Anaao Assomed Fvg, Cimo Fesmed,Uil Fpl, Cisl Fp).

FVG, cambia il meccanismo di erogazione delle Rar

riccardo riccardi

Riccardo Riccardi, assessore alla Salute del Friuli Venezia-Giulia

Ai sindacati convocati a Palmanova, nella sede della Protezione civile, in un tavolo di confronto su un nuovo modello di assegnazione delle risorse aggiuntive regionali, è stato spiegato che cambia il meccanismo delle Rar in uso dal 1995, ormai superato.

Ora si vuole premiare il merito in modo mirato. Abbiamo iniziato il lavoro di razionalizzazione del Sistema sanitario regionale partendo dal riconoscimento economico del personale, mettendo in equilibrio il sistema ed eliminando disparità di trattamento che si erano accumulate negli anni a causa di diverse visioni gestionali delle singole aziende, ha dichiarato l'assessore.

Si tratta di una nuova modalità di assegnazione delle risorse disponibili, oggettiva ed uniforme, che va a valorizzare il merito di tutti i dipendenti, dalla dirigenza al comparto, ha precisato. Sul piatto, un tesoretto che, oltre ai 27 milioni destinati alle assunzioni del personale e al pagamento delle prestazioni aggiuntive, comprende 57 milioni per i rinnovi contrattuali e 23 per la perequazione. Questi 107 milioni sono stati calcolati partendo dalle analisi dei bisogni individuati dalle aziende per sostenere la valorizzazione del lavoro del personale.

Tali risorse aggiuntive sono un fondo straordinario con cui le regioni pagano i compensi aggiuntivi del personale sanitario. Mentre il meccanismo delle Rar prevedeva una premialità vincolata ai progetti, quello nuovo parifica per tutti i dipendenti il riconoscimento della quota accessoria mantenendo comunque la possibilità di premiare specifiche progettualità e di valorizzare le carriere di tutto il personale.

Si tratta di un modello che influisce positivamente anche sulle situazioni di disagio lavorativo causato ad esempio da turni oppure da carenza di personale, ha precisato Riccardi ricordando che tale meccanismo permette anche di sostenere le progressioni economiche del personale del comparto.

Secondo Riccardi si tratta di un intervento che permette di distribuire in modo più equo le risorse - che sinora venivano utilizzate soprattutto per coprire straordinari, cambi turno e richiami in servizio – destinandole anche per far fronte alle carenze di organico.

Appianiamo così le contraddizioni esistenti e facciamo in modo che tutto il personale sanitario, a qualsiasi azienda appartenga, abbia lo stesso trattamento relativamente alle quote accessorie. Si tratta di una ridistribuzione che, rispettando la sentenza della Corte Costituzionale 124/2023, sblocca i vincoli posti dal decreto Madia, spiega l'assessore.

Per discutere cifre e criteri e capire nel dettaglio come i fondi saranno utilizzati, i sindacati di medici ed infermieri hanno chiesto alla Regione un tavolo tecnico. Ci sono state illustrate le linee guida per la gestione del personale, con particolare riguardo alla perequazione dei fondi tra le diverse Aziende per cercare di equiparare le varie componenti, chiarisce Massimiliano Tosto, segretario regionale di Anaao Assomed Fvg. Spiega inoltre che è stato stabilito che la contrattazione con i sindacati per la gestione delle prestazioni aggiuntive avverrà solo a livello aziendale.

Bisogna capire come l'argomento sarà declinato nelle singole Aziende. L'importante per i medici è che venga garantita la possibilità di pagare gli extra ai professionisti, precisa sottolineando come sia considerato positivamente anche lo sforzo aggiuntivo della Regione per assumere personale, grazie alla possibilità di superare il tetto di spesa.

Si dice entusiasta del superamento del sistema delle Rar anche Giulio Andolfato, segretario di Cimo Fesmed, ma si vuole che le ore fatte in più vengano pagate puntualmente. Ho chiesto un regolamento che dia alle Aziende l'autorizzazione a pagare a tariffa immediatamente le ore che i colleghi fanno in più per sostenere gli assenti e quelli che si licenziano.

Avere garanzie che il personale venga pagato in tempi brevi è quanto richiede anche Stefano Bressan (Uil Fpl). Adesso che hanno tolto il livello di contrattazione regionale e si andrà a contrattare solo con le Aziende, ci devono spiegare come sono fatte le perequazioni e come le Aziende potranno usare questi fondi, ribadisce esprimendo altresì preoccupazione per il futuro dei progetti a zero ore finora pagati con le Rar.

Abbiamo accettato la sfida che l'assessore ci ha lanciato. Vogliamo ora capire come i soldi verranno distribuiti alle Aziende ma certamente condividiamo il principio di questo intervento, ha dichiarato il rappresentante sindacale della Cisl Fp, Fabrizio Oco, fiducioso anche che i tempi di erogazione verranno accelerati.

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