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Noa, stuprata da piccola a 17 anni si è lasciata morire

di Redazione

Una ragazza olandese di 17 anni, Noa Pothoven, dopo una lunga battaglia con gli spettri della depressione, ha smesso di alimentarsi e si è lasciata morire in casa, con l'appoggio dei genitori. Aveva fatto domanda per ottenere l'eutanasia, ma le era stata rifiutata rimandando la decisione al compimento dei 21 anni di età.

Depressione insopportabile dopo lo stupro: si lascia morire in casa

Noa Pothoven (foto Facebook)

La ragazza aveva dichiarato di non sopportare più di vivere a causa della sua depressione. A seguito delle violenze subite, soffriva anche di stress post traumatico e di anoressia.

Noa aveva manifestato il suo disagio a più riprese, fin da giovanissima, scrivendo anche un'autobiografia intitolata "Vincere o imparare" in cui descriveva i suoi sforzi per superare i suoi disturbi, insorti dopo la violenza sessuale subita da bambina.

Con il libro, spiegava, voleva aiutare i giovani più vulnerabili a lottare per la vita, lamentando che in Olanda non ci siano strutture specializzate dove gli adolescenti possano ottenere supporto fisico o psicologico in casi simili.

Noa aveva chiesto l'eutanasia di Stato, legale nei Paesi Bassi, ma i medici incaricati di esaminare il suo caso l'avevano respinto, in virtù della giovane età e del problema psichiatrico alla fonte. Così la giovane era stata indirizzata verso psicoterapie e la sua richiesta rinviata al compimento dei 21 anni per una nuova eventuale valutazione dell'eutanasia.

Ma lei non ce l'ha fatta ad aspettare e ha scelto di morire a casa. In un ultimo post su Instagram, la ragazza ha scritto amore è lasciare andare, in questo caso, chiedendo ai suoi follower di non cercare di farle cambiare idea.

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