Atteso e proficuo confronto tra la delegazione del sindacato e il presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità, Davide Caparini, che ha mostrato concreta disponibilità in merito alle richieste avanzate. Soddisfatto il presidente del Nursing Up, De Palma: È stata accolta la volontà di lavorare per un confronto con i vertici del Mef, anche istituendo un tavolo tecnico, per discutere dei riflessi economici dell’attuale situazione sociopolitica sul nuovo contratto sanitario
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Confronto tra Nursing Up e Comitato di settore
È stato atteso e produttivo il confronto tra il Nursing Up e il presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità, Davide Caparini, al quale ha partecipato anche il segretario generale della Conferenza Regioni, Alessia Grillo, che hanno mostrato disponibilità e convergenze in merito alle richieste avanzate dal sindacato. Ed è proprio quest’ultimo a renderlo noto, attraverso le parole del presidente nazionale, Antonio De Palma: Abbiamo chiesto apertamente un’accelerazione. Da una parte, in rapporto all’iter per quelle risorse aggiuntive già previste per legge da inserire nel nuovo contratto, ovvero lo 0.55 % (nuovo ordinamento) e lo 0,22% (trattamento accessorio), come previste dalla Legge di Bilancio 2022; dall’altra, in vista dell’atto di indirizzo che renda ufficiali tali risorse, abbiamo richiesto direttive all’Aran affinché – nell’ambito dell’attribuzione dei relativi importi contrattuali – si ponga in essere un’attenzione particolare alla valorizzazione economica degli infermieri italiani e delle altre professioni sanitarie
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Più in generale il Nursing Up ha chiesto e ottenuto un faccia a faccia con il presidente Caparini, per porre all’attenzione del Comitato di Settore la delicata realtà economica nel quotidiano, che rischia di travolgere tanti lavoratori, numerose famiglie dell’intero comparto sanità, in primis i nostri infermieri, alle prese con uno stipendio fermo al palo da troppo tempo
. Così De Palma, che rammenta: Caparini è conscio che le risorse previste da questo contratto, anche con l’arrivo di quelle aggiuntive e previste dalla Legge di Bilancio, non basteranno. L’inflazione mette in ginocchio le categorie di professionisti come la nostra, che oggi giorno si ritrovano con una retribuzione media che li colloca ai bordi della soglia della povertà
. Gli infermieri italiani tra i meno pagati d’Europa? La risposta, purtroppo, è affermativa e dopo di noi ci sono solamente la Grecia e l’Estonia. Per questa ragione abbiamo chiesto al presidente Caparini di farsi portavoce, nel più breve tempo possibile, delle nostre istanze, per chiedere al Governo ed alle Regioni di destinare nuove risorse, oltre a quelle già previste e in arrivo, nel nascente contratto
, incalza De Palma, secondo il quale da parte del presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità abbiamo registrato un approccio sereno e proficuo, con l’indicazione della ferma volontà di lavorare per un confronto con i vertici del Ministero dell’Economia e delle Finanze, anche attraverso la costituzione di un tavolo tecnico, per discutere dei riflessi economici dell’attuale situazione sociopolitica sul nascente contratto della sanità
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Il confronto si è chiuso ricevendo l’ampia disponibilità a promuovere un percorso partecipato per arrivare ai risultati sperati, confermando e rassicurando riguardo alla concreta volontà di valorizzare gli infermieri e le altre professioni sanitarie, che con il loro essere ed operare esprimono una parte importante della complessa e delicata “mission” del Servizio sanitario italiano
, conclude De Palma.
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