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Nessuno pensa agli infermieri

di Redazione

Bene le misure per i medici, ma nessuno pensa agli infermieri. Così Nursind Livorno, dopo l’annuncio del progetto straordinario della Regione Toscana per far fronte alla carenza dei medici all’isola d’Elba. Quasi nessuno accetta un incarico a Portoferraio, scrive il sindacato in una nota. La carenza di infermieri sull’isola è grave e per risolvere le criticità servono risposte strutturali, non soluzioni tampone come quelle proposte dalla Regione, ammonisce il sindacato.

Portoferraio, mancano infermieri. Nursind: nessuna risposta dalla Regione

corridoio ospedale infermiere

Grave la carenza di infermieri sull'isola, secondo Nursind servono risposte strutturali per risolvere la criticità.

Lavoro da 38 ore settimanali con un incentivo economico di duemila euro lordi alla settimana, anticipo del 75% delle spese di trasferimento, servizio mensa o rimborso pasti, alloggio fornito dalla Asl oppure convenzione con alberghi il cui costo è carico della Asl, possibilità di fare libera professione intramoenia nei locali dedicati.

E poi sconti e convenzioni per ombrellone al mare, cinema, lavanderia, ristoranti, palestra, noleggio auto e moto. È il pacchetto per invogliare i medici a trasferirsi nelle zone periferiche della Toscana e in particolare per potenziare gli organici del presidio ospedaliero dell’Isola d’Elba.

Ma dopo l’annuncio del progetto straordinario della Regione gli infermieri sono sul piede di guerra: Siamo contenti che la Regione stia mettendo in campo iniziative così importanti per aiutare i medici - spiega Filomena Katia Albano, responsabile della segreteria livornese del NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche -. Spiace solo constatare che la stessa Regione non abbia mosso un dito per risolvere le difficoltà che gli infermieri segnalano ormai da mesi.

L’ospedale dell’Elba è affetto da una cronica mancanza di personale: quasi nessuno accetta un incarico a Portoferraio – sottolinea Albano - perché ci sono difficoltà nel trovare casa e soprattutto nel riuscire a mantenerla per tutto l’anno. Siamo arrivati al paradosso di infermieri che fanno la spola ogni giorno da Massa o da Pontedera e di un’azienda sanitaria che non concede il nulla osta al trasferimento a quanti lavorano all’Elba ma abitano in tutt’altre zone.

Mentre l’Asl Toscana Nord Ovest ha indetto un bando di mobilità per l’assegnazione di due posti da infermiere a tempo indeterminato all’isola d’Elba, senza il ricorso alle cosiddette indennità aggiuntive (prestazioni lavorative supplementari che il personale sanitario può effettuare soltanto rinunciando al proprio giorno libero, visto che le norme contrattuali sull’orario di lavoro impongono undici ore di riposo tra un turno e l’altro) - fanno sapere dalla segreteria territoriale di Livorno del NurSind - non sarebbe stato possibile neppure coprire le ferie estive del personale.

Per risolvere il problema - conclude il coordinatore regionale del NurSind Giampaolo Giannoni - servono risposte strutturali, non soluzioni tampone come quelle proposte dalla Regione. Nel mese di maggio, insieme ai rappresentanti regionali di NurSind, abbiamo richiesto un incontro in Regione per affrontare questi problemi. Ma nessuno ci ha mai risposto.

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Commenti (2)

Guido2

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2 commenti

Vergogna

#2

Direi che veramente vergognoso come diceva Max che nessuno pensi veramente allo stipendio dell'infermiere in quanto ancora oggi più bassi di un operaio appena assunto direi quasi un garzone in fabbrica in più con un ruolo di ancella del medico pronto a servire ogni richiesta senza un'autonomia professionale e succube di un sistema ormai al collasso

MaxGen76

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59 commenti

…e tutto tace…

#1

Nulla da eccepire per ciò che riguarda gli aumenti dei medici, anche se vanno già a “foraggiare” una casta a cui appartiene uno stipendio considerato tra i più alti d’Italia, ma va bene così!
Ma ahimè ci risiamo, e gli infermieri? Pur NON VANTANDO di lauti stipendi, di fatto fanalino di coda d’Europa (ad oggi più bassi dei bancari operatori di sportello, metalmeccanici e quant’altro!), pur essendo laureati (con un iter completo di ben 10 anni!), pur godendo di AUTONOMIA decisionale e professionale, D.M. 739/1994; Legge del 26 febbraio 1999, n. 42; Legge 8 agosto 2000, n. 251; nessuno e SOTTOLINEO NESSUNO, pensa minimamente ad alzare i nostri stipendi, soprattutto dopo le tante promesse false e tendenziose post COVID-19 che ci hanno visti affrontarlo in prima linea, a discapito di molte perdite, le più alte del S.S.N. che possano riposare in pace (anche se visto il loro sacrificio vanificato, si staranno rivoltando nella tomba!!!). Ma udite udite…la soluzione migliore che ha partorito la politica è stato un accordo Italia-Svizzera per tassare del 40% i frombolieri, di fatto creando una doppia tassazione, proprio per far scoraggiare chiunque voglia essere più apprezzato dal punto di vista della carriera, della crescita professionale e remunerazione! Anni fa accadde con i poveri pensionati che scappavano dall’Italia verso paesi con costo della vita pari ad 1/3 dell’Italia! Ed ora ci risiamo con i pilastri del S.S.N.!!! Cose da pazzi! Eppure non mi pare proprio che gli stipendi dei parlamentari, i più alti d’Europa, siano stati adeguati al resto dell’Europa! Anzi per un certo verso hanno anche reintrodotto i vitalizi! Complimenti! Si alternano ogni 5 anni, anche quando nessuno li vota, ma al di là del fumo negli occhi…nessuna differenza! Domando agli ormai sempre meno 400.000 colleghi, che pensiero vi siete fatti? Ammesso che vi poniate il problema? Problema che ormai è datato 1985!!!