“Lunga vita alle infermiere. Tutte”. È il titolo di un editoriale che salta subito all’occhio. A pubblicarlo sono stati due quotidiani, La Verità e L’Arena di Verona, qualche giorno fa. Firma: Stefano Lorenzetto.
Lorenzetto: Il mio editoriale un elogio alle infermiere, tutte
Il caso da cui prende spunto Stefano Lorenzetto è quello di Federica Vecchini, l’infermiera veronese agli arresti domiciliari (confermati proprio ieri) per la vicenda della morfina a un neonato.
Datemi pure dell’ingenuo – esordisce Lorenzetto nel suo editoriale -, ma io non voglio credere che al Policlinico di Verona lavorasse un’infermiera cattiva, adusa a propinare la morfina a un neonato “rognoso” -così lo avrebbe definito, riferiscono i giornali – affinché smettesse di piangere. Un corpo non può funzionare bene se ha anche solo una spina di mezzo millimetro conficcata in un dito e un reparto ospedaliero è innanzitutto un corpo, che alla minima disfunzione soffre
.
Stupisce che finalmente qualcuno, e non un qualcuno qualunque ma un giornalista, prenda le difese di una categoria come quella degli infermieri. Siamo più abituati ad accuse, confusione tra ruoli (vedi i termini infermiere e oss usati spesso come sinonimi), che al riconoscimento di una professione. Per questo lo abbiamo voluto intervistare ed ecco cosa ci ha raccontato.
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