Torna a lavorare all’Asl di Taranto, come fa dal 1984, Nazareno Dinoi, l’infermiere giornalista sospeso perché collabora con alcuni giornali locali.

L’infermiere giornalista torna in ospedale

L’avvocato Lorenzo Bullo, che difende Nazareno, ha ricevuto dalla Asl di Taranto la revoca alla sospensione dal servizio per trenta giorni. Bullo, tra le tante cose eccepite nella lettera inviata domenica mattina alla direzione generale della Asl, aveva presentato copia del documento che prova la cancellazione della partita Iva, avvenuta già dal 20 febbraio scorso entro i termini che erano stati richiesti.

Sono felice, ma la mia lotta non finisce qua – dice Nazareno -. Venerdì prossimo, 10 marzo, infatti, mi dovrò presentare all’ufficio disciplinare che valuterà la mia posizione. In quella occasione ribadirò e rivendicherò il mio diritto di esercitare la mia libera professione di giornalista che non cozza per niente con quella di infermiere. E chiederò, questa volta categoricamente, di essere autorizzato a farlo. Diversamente dovranno spiegarmi il perché. Cosa, questa che ho già fatto sette anni fa, senza mai avere avuto risposta né positiva, né negativa.

Nazareno era stato sospeso dall’Asl in cui lavorava per omissione contrattuale. Secondo l’azienda, infatti, non poteva scrivere sui giornali e lavorare come infermiere. Ma l’avvocato ha dimostrato l’esatto contrario.