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Infermieri trattati come oggetti al San Carlo di Potenza

di Redazione

Al Dipartimento Cardiologico dell'Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza gli infermieri sono trattati da oggetti ed è a rischio la qualità delle cure. La denuncia arriva dalla Uil Fpl che in un comunicato stampa segnala gravi disfunzioni organizzative presso l'Unità operativa di cardiologia ed emodinamica interventistica, un ambiente ad alta pressione dove gli infermieri sono coinvolti direttamente nelle procedure diagnostiche ed interventistiche invasive. Da tempo vi si segnalano alcune criticità, dalla cattiva pianificazione e gestione organizzativa delle risorse umane sino alla mancata applicazione delle norme contrattuali vigenti.

La denuncia Uil Fpl, che parla anche di pericoli per salute dipendenti

aou san carlo

Azienda Ospedaliera San Carlo

Il personale infermieristico posto in rischio biologico viene richiamato a rientrare al lavoro in contrasto con la norma contrattuale che disciplina il riposo biologico (articolo 110 del Ccnl sanità), denuncia Gerardo Sarli, segretario regionale della Uil Fpl, spiegando che al personale esposto a rischio radiologico, come quello che lavora in emodinamica, spettano 15 giorni consecutivi di riposo da fruirsi in un unica soluzione, senza la possibilità di interromperlo. Aggirare tale norma e la sua ratio comporta gravi rischi per la salute dei dipendenti.

Il sindacalista segnala inoltre un'altra impropria modalità di utilizzo del personale, assai rischiosa per i pazienti: il personale infermieristico viene sottratto al proprio turno istituzionale presso l'Unità operativa di cardiologia e viene mandato, senza nessuna preparazione e formazione, a gestire l'urgenza in emodinamica. Non solo viene allontanato dall'assistenza diretta al paziente cardiopatico in reparto, ma rischia anche di commettere errori irreparabili, denuncia Sarli sottolineando come siano necessarie specifiche competenze per lavorare in una cardiologia emodinamica.

La complessità delle procedure e l'utilizzo di dispositivi medici avanzati richiedono un elevato livello di competenza e di aggiornamento costante da parte degli infermieri specializzati. Essi devono lavorare secondo evidenze scientifiche ed avere una buona preparazione su tutti i dispositivi che vengono immessi sul mercato – aggiunge -. Pertanto, non si può improvvisare nulla e non si può certamente assegnare il personale a casaccio per tappare i buchi, rimarca.

Una formazione adeguata, un supporto efficace ed una buona gestione del team sono requisiti fondamentali da garantire agli infermieri che lavorano in un'unità così complessa così che possano gestire i momenti stressanti e al contempo offrire ai pazienti cardiologici un'assistenza di alta qualità, conclude.

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