Andrò via dal pronto soccorso del Vecchio Pellegrini
. Lo ha annunciato in lacrime Imma, una delle due professioniste sanitarie picchiate sabato notte, nel presidio della Pignasecca, a Napoli. La sua testimonianza è stata raccolta nel corso del convegno organizzato dal Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche.
Rea, Opi Napoli: nessun infermiere deve restare da solo
Nel corso del dibattito sulle “Aggressioni in sanità” si sono toccati momenti di autentica commozione dopo i racconti di Imma e Ilaria, infermiere costrette ad abbandonare i reparti ospedalieri di emergenza del Vecchio Pellegrini e ancora di Daniela dell'ospedale San Paolo.
Nella sala Mariella Cirillo del palazzo della Provincia di Napoli, le testimonianze hanno raccolto l’attenzione più di quanto abbiano saputo fare i tanti politici presenti. Siamo quelli che sono stati picchiati pochi giorni fa, io sono in congedo per infortunio ma non riesco più ad andare avanti con la paura di aggressioni e insulti quotidiani, andrò via dal Pronto soccorso
, ha raccontato Imma. «Ho avuto un coltello puntato alla gola e mi hanno tirato per i capelli al punto che ho avuto paura di morire» ha aggiunto la collega Ilaria, da poco andata via dal Pronto soccorso perché stanca di temere di morire
.
Nessun infermiere aggredito deve restare da solo - ha detto Teresa Rea, presidente Opi Napoli - Ma se non mettiamo mano ai tanti problemi che ci cadono addosso ogni giorno e sulla sanità nel suo complesso - ha aggiunto - sarà difficile poter contare ancora su una sanità pubblica, universale e solidaristica”.
La presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli ha ricordato poi che gli infermieri a Napoli sono da almeno dieci anni in sott’organico, che i modelli organizzativi negli ospedali sono vecchi e superati, che nei pronto soccorso arriva anche chi potrebbe essere curato sul territorio, aggiungendo carichi di lavoro ad un personale infermieristico già sotto stress per sopperire ad antiche carenze
.
Dopo le ultime gravi violenze contro i sanitari dell'ospedale Vecchio Pellegrini abbiamo voluto portare all'attenzione delle istituzioni i racconti e le testimonianze delle vittime dai raid brutali tra le mura ospedaliere
, ha spiegato Lello Pavone, segretario aziendale Nursind per l'Asl Napoli 1 Centro.
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