I sindacati come attori della sanità pubblica

La salute delle popolazioni è influenzata notevolmente dall'interazione tra le dinamiche lavorative e le pratiche occupazionali. La partecipazione alla forza lavoro, i percorsi di carriera e la qualità del lavoro contribuiscono alle disparità in materia di salute. Inoltre, le condizioni di lavoro sono sempre più correlate a conseguenze sulla salute sia fisica che mentale dei lavoratori. Eppure, nelle discussioni sulla salute pubblica viene omesso un aspetto cruciale: quello rappresentato dalla negoziazione collettiva, soprattutto viene taciuto il ruolo dei sindacati nella salvaguardia del benessere della forza lavoro. Considerato il significato storico dei sindacati nelle relazioni sindacali e tenendo conto del loro ruolo nel promuovere un dialogo sociale, tale omissione è sorprendente. È quanto sostiene Jacques Wels, autore di un articolo pubblicato su The Lancet, secondo il quale questa clamorosa svista sarebbe influenzata da alcuni fattori determinanti.

Sindacati potrebbero avere ruolo decisivo nel plasmare i risultati sanitari

Attraverso i meccanismi alla base di tale negoziazione, i sindacati potrebbero svolgere inoltre un ruolo ancor più decisivo nello spiegare la salute alla popolazione.

Ci sarebbe innanzitutto una comprensione limitata di come i sindacati influenzano la salute dei lavoratori. Essi lo possono fare in modo diretto, latente e politico.

Secondo Wels i sindacati lo fanno direttamente nelle nazioni democratiche industrializzate contribuendo ai comitati per la salute e la sicurezza, migliorandone il ruolo. Possono altresì influenzare i risultati in materia di salute influenzando i salari, la sicurezza del lavoro, le politiche di uguaglianza di genere e gli accordi di lavoro flessibile.

Sebbene tali effetti possano non essere immediati o espliciti e sebbene la salute e il benessere non siano i loro obiettivi primari, i sindacati riescono a mediarli. Essi svolgono inoltre un ruolo politico considerevole ed hanno il potere di influenzare altre importanti questioni con profonde implicazioni per la salute della popolazione come le discussioni sui salari, la qualità del lavoro, la previdenza sociale, l'uguaglianza e l'età pensionabile. Tuttavia, sottolinea l'autore, i loro ruoli latenti e politici come attori della salute pubblica vengono spesso trascurati.

Wels ritiene che questa svista sia aggravata dalla scarsità di dati. Spiega che i sindacati sono solitamente misurati da una prospettiva individualistica piuttosto che come strumenti collettivi. Inoltre, sebbene sia valutata l'appartenenza di un lavoratore al sindacato, viene posta ancora poca attenzione alla valutazione della presenza e dell'influenza dei sindacati all'interno delle aziende o di settori lavorativi specifici. Eppure, i sindacati possono avere effetti indiretti sulla salute, a vantaggio non solo dei lavoratori iscritti, ma dell'intera forza lavoro.

Un'altra spiegazione, secondo l'autore, è da ricercare nel fatto che la sanità pubblica si concentra spesso su interventi a livello macro o micro trascurando però le strutture collettive. I sindacati, che operano su vari livelli, contribuiscono invece alle negoziazioni collettive su molti aspetti del lavoro.

Attraverso i meccanismi alla base di tale negoziazione, essi potrebbero svolgere inoltre un ruolo ancor più decisivo nello spiegare la salute alla popolazione. Wels sottolinea che per affrontare le sfide complesse dei nostri ambienti di lavoro in continua evoluzione sarebbe comunque necessario da parte delle organizzazioni sindacali un approccio più completo supportato da dati scientifici migliori.

Ribadendo quanto sia fondamentale l'impatto delle dinamiche lavorative e delle pratiche di impiego della salute della popolazione, Wels sostiene che i sindacati, spesso trascurati nelle discussioni sulla salute pubblica pur avendo un peso sostanziale, potrebbero invece avere un ruolo decisivo nel plasmare i risultati sanitari.

Comprendere questo ruolo e raccogliere dati sulla presenza e sull'influenza dei sindacati è fondamentale per far progredire la nostra conoscenza della relazione tra lavoro e salute, conclude.