Un video drammatico mostra il personale dell'Ospedale Riuniti di Foggia barricarsi in una stanza per sfuggire alla furia di amici e parenti di una giovane paziente deceduta dopo un’operazione. I sanitari, visibilmente terrorizzati, cercano di rinforzare la porta con il mobilio per difendersi dalla rabbia dei familiari della 23enne di Cerignola, deceduta durante l’intervento chirurgico.
Video shock, sanitari costretti a barricarsi in una stanza dell’ospedale
Il video girato da uno degli operatori sanitari
Il video, girato da un membro del personale con uno smartphone, documenta la violenta aggressione. Dopo il decesso della 23enne, i familiari e amici hanno preso a calci e pugni l’équipe medica, ferendo almeno tre medici e causando una frattura alla mano di una dottoressa, rimasta schiacciata in una porta.
Le autorità sono al lavoro per identificare i responsabili dell'aggressione, si stima che circa cinquanta persone abbiano partecipato all’episodio.
Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha espresso la sua condanna e ha annunciato che visiterà il Policlinico di Foggia per valutare ulteriori misure di sicurezza:
È inimmaginabile che si faccia violenza a chi salva vite. Sono in vigore nuove norme per rendere più severe le pene per tali reati e il cambiamento culturale è urgente.
La FIALS ha condannato l'aggressione, definendola l’ennesimo grave episodio di violenza:
La sicurezza degli operatori sanitari non può più essere trascurata. È urgente adottare misure concrete per garantire la loro protezione e prevenire simili episodi.
Anche il Nursind ha espresso stanchezza per la continua necessità di denunciare tali episodi senza soluzioni efficaci:
Occorre una deterrenza vera per garantire la sicurezza degli ospedali e permettere al personale sanitario di lavorare serenamente e fornire cure adeguate.
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