Le elezioni sono state convocate nel rispetto più rigoroso dei termini di legge
. Così il Presidente dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Catania, Carmelo Spica, replicando alla denuncia, presentata alla Questura da un gruppo di infermieri riuniti nella lista “Ordiniamoci”, su presunte gravi irregolarità nella gestione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo che sarebbero state fissate in prima convocazione per il prossimo 1° settembre, così come deliberato il 29 luglio scorso ossia almeno 30 giorni prima come previsto dalla normativa.
Opi Catania, Spica replica a denuncia su presunte irregolarità elezioni
Solo la superficialità ed il pressappochismo degli esponenti della lista Ordiniamoci ha loro impedito di completare le procedure preparatorie per la partecipazione alla competizione elettorale
rimarca Spica definendoli bravissimi a creare disordini e a presentare denunce ed esposti a destra e a manca ma incapaci ad organizzare la presentazione di una lista nel rispetto della legge
e riservandosi di investire a sua volta la competente Autorità Giudiziaria della valutazione di tali fatti e circostanze.
Gli infermieri di “Ordiniamoci” avevano criticato nei giorni scorsi anche la condotta del presidente uscente chiedendo l'intervento della magistratura ed appellandosi alla Fnopi per verificare la regolarità del suo comportamento e garantire una competizione elettorale equa e trasparente, affinché non fossero violati i diritti dei candidati e degli iscritti dell'Ordine
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Oltre a segnalare irregolarità nei termini della convocazione e nell'ordine del giorno, avevano fatto presente che gli orari di apertura al pubblico della sede dell'Ordine non erano conformi, alquanto ridotti considerando altresì le chiusure nel periodo di Ferragosto, e che la presentazione delle domande nonché l'autenticazione delle firme dei candidati erano rigorosamente previo appuntamento difficile da ottenere dalla segreteria.
Spica replica invece che sarebbero stati numerosi esponenti della lista “Ordiniamoci” ad avere letteralmente assediato sin dal 13 agosto gli Uffici dell'Ordine, costringendo l'impiegata a chiedere il supporto delle forze dell'ordine per garantire la sua sicurezza e poter chiudere l'ufficio, con tre ore di ritardo rispetto al suo consueto orario
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Per quanto riguarda la programmazione di orari e giornate per espletare le procedure Spica replica che in quanto unico soggetto abilitato dalla legge alla autentica delle firme degli aspiranti candidati e dei sostenitori di lista, al fine di procedere con ordine ed evitare la bagarre creata ad arte da numerosi sostenitori della lista Ordiniamoci, ha provveduto su loro richiesta e di altri iscritti a fissare senza alcuna remora nuovi orari nonché a prolungare quelli già programmati originariamente per consentire a tutti i richiedenti di partecipare alla competizione elettorale
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Ogni critica e accusa relativa al difetto di specificità dell'Ordine del giorno del Consiglio Direttivo del 29 luglio è pretestuosa e speculativa in quanto in materia di indizione delle elezioni il Consiglio Direttivo non ha potere decisionale ma si limita a prendere atto della determinazione del Presidente
, chiarisce Carmelo Spica rispondendo ad un'altra accusa mossa da “Ordiniamoci”.
Specifica che indire elezioni, con la relativa convocazione dell'Assemblea elettorale è una prerogativa assegnata dalla legge al presidente. La determinazione del presidente viene trasfusa in una deliberazione del Consiglio al solo fine di assumere l'impegno di spesa per le necessarie incombenze – specifica -. Come è noto, l'ordine del giorno ha la funzione di informare preventivamente i Consiglieri per discutere e deliberare su materie rimesse alla competenza del Consiglio Direttivo ma non svolge alcuna funzione nel caso in cui tale Consiglio è chiamato soltanto a prendere atto di una decisione rimessa alla esclusiva determinazione del presidente
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In merito alla convocazione dell'Assemblea elettorale Spica ribadisce infine che essa è avvenuta nei termini di legge, venti giorni prima della data stabilita. È stata spedita a tutti gli iscritti, circa 6400 infermieri con posta prioritaria in data 12 agosto 2024 e ricevuta dagli interessati il giorno successivo
, specifica riferendosi all'accusa di non aver spedito le convocazioni anche con posta certificata.
Anche tale illazione è speciosa e pretestuosa poiché la legge consente tale mezzo in alternativa alla pec
, conclude riservando ulteriori approfondimenti sulla vicenda presso le sedi competenti.
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