La spesa sanitaria prevista per il 2024 è pari a 138.776 milioni con un tasso di crescita del 5,8% rispetto al 2023. Si prevede che essa cresca ulteriormente nel triennio 2025-2027 ad un tasso medio annuo del 2%. Poiché è previsto che nello stesso periodo il Pil cresca in media del 3,1%, la spesa sanitaria sul Pil scende dal 6,3 al 6,2%. È quanto emerge dal nuovo Def, il documento di analisi economica e delle tendenze della finanza pubblica varato dal Governo, nel quale si spiega che per il 2024 tale previsione, oltre a tenere necessariamente conto della transazione in corso verso la nuova governance europea, riflette la spesa sanitaria corrente per l'attuazione del Pnrr, gli interventi di razionalizzazione dei costi già programmati dalla vigente legislazione nonché dalla dinamica dei diversi aggregati di spesa coerentemente con gli andamenti medi registrati negli ultimi anni.
Il Governo ha varato il Documento di economia e finanza 2024
Si ritiene che i principali fattori che hanno influenzato l'incremento siano gli oneri per assicurare l'accoglienza umanitaria e l'assistenza sanitaria ai rifugiati ucraini, il rinnovo contrattuale dei dirigenti degli enti del Servizio sanitario nazionale, l'aumento dei redditi da lavoro dipendente, il nuovo tetto per gli acquisti diretti dei prodotti farmaceutici e le prestazioni sociali in natura corrispondenti a beni e servizi.
Si prevede che la spesa per i redditi da lavoro dipendente sia pari a 43968 milioni di euro, equivalente ad una crescita del 9,7% rispetto all'anno precedente. Tale incremento è influenzato sia dal rinnovo contrattuale per il triennio 2019-2021 dei dirigenti del Ssn sia da quello relativo al triennio 2022-2024 per l'intero personale dipendente.
La spesa risulta in crescita in ragione, inoltre, dei costi da sostenere per l'attuazione della “Missione 6 Salute” del Pnnr, nonché per i maggiori costi dovuti ai miglioramenti economici e per il potenziale mantenimento in servizio dei lavoratori che potrebbero essere messi a riposo. Anche la riprogrammazione delle procedure di reclutamento in virtù di proroghe circa le tempistiche applicative ha inciso sulla crescita.
Si stima che la spesa farmaceutica crescerà del 7,1% sia per rideterminazione del tetto che per l'incremento del fondo per il concorso al rimborso dei farmaci innovativi. Nell'analisi si tiene in considerazione anche un significativo incremento (+5,2%) delle prestazioni sociali e ad un aumento del 6,9% per altre varie componenti di spesa (pari a 4587 milioni) dovuto soprattutto ad una maggiore quota di Irap, l'Imposta Regionale sulle Attività Produttive, associata al pagamento di consistenti oneri per i miglioramenti economici del personale del Servizio Sanitario Nazionale.
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