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Emilia-Romagna

Aggressioni in ospedale, arriva il grido d'allarme della Cisl

di Silvia Ancona

Situazione intollerabile, riaprire subito il confronto con la Regione, così la dichiarazione congiunta di Lavinia Carmela (segretaria regionale Cisl Fp) e Marisa Faraca (presidente regionale Cisl medici) indirizzata alla Regione sul tema delle aggressioni al personale sanitario. L'appello del sindacato è quello di riaprire un dibattito sul fenomeno al fine di creare misure e strategie per contrastarlo.

Cisl Emilia-Romagna: situazione intollerabile, riaprire il confronto

Un confronto fra Regione e sindacati era già avvenuto lo scorso novembre all'interno del quale si era discusso del problema — già allora presente — delle aggressioni al personale sanitario con l'intento di aggiornare quella che è la raccomandazione per la prevenzione della violenza in ospedale.

Un documento, quest'ultimo, che avrebbe dovuto riaprire il dibattito sul tema e portare all'adozione di misure preventive per contrastarlo, ma così non è stato. Questo il motivo che ha spinto la Cisl Fp a inviare, così, una nuova richiesta di confronto alla Regione.

La dichiarazione, prodotta da Lavinia Carmela e Marisa Faraca, è un vero e proprio grido d'allarme su una situazione intollerabile che avviene in tutte le strutture sanitarie della Regione e che arreca un danno all'intera collettività e non solo al singolo.

Un danno deplorevole non solo perché intacca quel minimo comune denominatore di civiltà che dovrebbe essere insito in ogni comunità — affermano nella dichiarazione — ma anche perché comporta anche un aggravio dei carichi di lavoro sia per i colleghi sia per l'intera struttura sanitaria, visto che la stragrande maggioranza delle volte la persona aggredita dovrà passare un periodo di convalescenza a casa o, peggio, in ospedale.

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