"Regalo" inaspettato per i dipendenti dell'Ausl di Rimini, recapitato loro nella terza Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato: una mail li informa della chiusura dal 1 settembre 2023 del polo 0-6 anni aziendale. Il tutto a 72 ore dalla chiusura delle iscrizioni per le scuole comunali e ad iscrizioni già chiuse per le statali. Alla richiesta dei dipendenti delle altre sedi Ausl di ottenere lo stesso servizio garantito a Rimini, la riposta è stata paradossale - scrivono in una lettera i genitori coinvolti -: invece di incentivare il servizio, si è pensato bene di toglierlo a chi ce l’ha. La replica dell'Azienda: il servizio educativo si è fondato su una modalità di finanziamento non conforme al dettato normativo e su una modalità di selezione dei beneficiari non soddisfacente la pari opportunità di accesso per tutti i dipendenti dell’Azienda.
Nella giornata del personale sanitario si spegne il nido Ausl Rimini
Parlano di par condicio al ribasso che riporta al medioevo i dipendenti Ausl Rimini genitori dei bambini frequentanti il Nido Aziendale Belnido e la Scuola d’Infanzia Aziendale La Gioia. Lo scorso 20 febbraio, nelle stesse ore in cui si celebrava la terza giornata nazionale dedicata al personale sanitario e si ribadiva come priorità la necessità di prendersi cura di chi cura, ai professionisti della sede di Rimini è stato recapitato un regalo inaspettato: una mail in cui venivano informati della chiusura dal 1 settembre 2023 del polo 0-6 anni aziendale (asilo nido e scuola dell’infanzia), cui sono iscritti circa 80 bambini figli di altrettanti dipendenti dell’Ausl Romagna.
Nella mail - scrivono in una lettera i genitori coinvolti - si comunica ai dipendenti che Ausl non intende rinnovare il servizio, che ci sarà un bando per la gestione della struttura con posti destinati esclusivamente ad Asilo Nido, oppure a prevalenza ad Asilo Nido e solo in parte a Scuola d’Infanzia, il tutto a discrezione della cooperativa aggiudicatrice e pertanto senza garanzie che le classi attualmente attive possano proseguire nel loro percorso pedagogico.
Questo significa che la sezione Scuola d’Infanzia adesso presente potrebbe anche semplicemente sparire, lasciando 26 bambini da settembre a casa senza prospettive di possibilità di ricollocamento in altra scuola. E non solo, questo succederebbe nella migliore delle ipotesi, potrebbero rimanere fuori dai servizi educativi tutti i bambini iscritti al momento, circa 80. Ad aggravare il tutto, le tempistiche con cui è arrivata la comunicazione: a 72 ore dalla chiusura delle iscrizioni per le scuole comunali, e ad iscrizioni già chiuse per le scuole statali.
Una doccia fredda nel giorno del grazie per il lavoro quotidiano del personale del SSN, che non si è mai fermato, prima, durante e dopo l’ondata pandemica, come dichiarato da Barbara Mangiacavalli, presidente Fnopi, per dare voce alle 11 Federazioni e Consigli nazionali degli Ordini delle Professioni sociosanitarie che hanno celebrato insieme, a Roma, la Giornata nazionale del personale sanitario, socio-sanitario, socio-assistenziale, alla presenza del Ministro della Salute Orazio Schillaci e del Vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri.
Insomma a Rimini si spegne quello che era un servizio fiore all’occhiello in regione e a livello nazionale, una realtà virtuosa che garantisce ai dipendenti supporto e continuità durante una delicata fase della crescita del bambino, con orari adeguati a coprire l’ingresso in turno di medici e infermieri e senza giornate di chiusura se non nei festivi, aperto anche d’estate. Già proprio come l’ospedale, che non chiude mai.
C'è di più: Alla richiesta dei dipendenti delle altre sedi Ausl di ottenere lo stesso servizio garantito a Rimini - continua la lettera - la riposta è stata paradossale: invece di incentivare il servizio, si è pensato bene di toglierlo a chi ce l’ha. Par condicio al ribasso che riporta al medioevo, in tipico stile italiano, dove le famiglie continuano a pagare il prezzo di decisioni miopi e di una politica fatta di molte parole e pochi fatti.
Con questa lettera, concludono i genitori dei bambini del Nido Aziendale Belnido e della Scuola d’Infanzia Aziendale La Gioia, vogliamo ringraziare sentitamente Ausl Romagna del suo regalo, e invitare pubblicamente il Dr. Carradori e le autorità alla festa di chiusura dell’asilo aziendale. Siamo certi ci faranno l’onore di presenziare, così come hanno presenziato tutti uniti e orgogliosi in occasione dell’inaugurazione.
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