Siglato un accordo ponte per il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (C.C.N.L.) Aris Rsa, una svolta significativa dopo la lunga attesa, manifestazione e proclamazioni di scioperi del settore. Aris, con il suo capo delegazione Giovanni Costantino, e i segretari nazionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, ovvero Barbara Francavilla, Roberto Chierchia e Ciro Chietti, hanno annunciato con soddisfazione questa intesa, sottolineando l'impegno delle parti datoriali nel convocare tempestivamente un tavolo di confronto per la definizione di un nuovo C.C.N.L. unificato, tenendo in considerazione le esigenze dei lavoratori del settore.
Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl: accordo necessario per il contratto unico di settore
Tra i punti chiave dell'accordo, va evidenziato il riconoscimento di un Elemento Retributivo Aggiuntivo (ERA) per 13 mensilità di 40 euro lordi per coloro che beneficiano del superminimo previsto dall'art. 56. Per i lavoratori al di fuori di questa categoria, l'ERA sarà riconosciuto in base alla professione o all'inquadramento, con un importo massimo di 318,50 euro.
A seguito di questo accordo e dei benefici previsti, i segretari sindacali hanno annunciato la revoca dello sciopero nazionale di settore precedentemente programmato per il 31 gennaio. Questo passo avanti rappresenta un segnale di collaborazione e impegno verso il miglioramento delle condizioni lavorative nel settore Aris Rsa, dimostrando la capacità delle parti coinvolte di trovare soluzioni concrete e condivise.
Aris Rsa precisa: accordo ponte operativo dal 1° marzo
L'accordo ponte, destinato al personale dipendente da Centri di Riabilitazione e Residenze Sanitarie Assistenziali associati all'ARIS, sarà in vigore dal 1° marzo e proseguirà fino al 30 giugno 2024, mantenendo la validità fino alla stipula del nuovo CCNL. A precisarlo è l'Avvocato Giovanni Costantino, capo delegazione dell'ARIS, la scelta di questa tempistica è motivata dalla complessità del trattamento normo-economico previsto dal CCNL, richiedendo più tempo per la sua elaborazione. L'obiettivo è garantire tempestivamente agli operatori un adeguamento salariale necessario per fronteggiare i costi in continuo aumento
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L'Avvocato Costantino enfatizza l'assoluta volontà dell'ARIS di allinearsi alle altre realtà operanti nei settori Centri di Riabilitazione (CDR) e Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA). Riconosce il ritardo attuale, considerando che l'ARIS è stata tra le prime ad aderire al precedente CCNL nel lontano 2012. La situazione economica-finanziaria del settore, ulteriormente compromessa da mancati adeguamenti regionali alle remunerazioni, richiede un impegno congiunto delle Regioni per facilitare il percorso di rinnovo del CCNL.
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