Le principali organizzazioni sindacali, tra cui la FIALS, si sono riunite oggi con il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, per affrontare le questioni urgenti che affliggono il settore sanitario. Durante l'incontro, il segretario generale della FIALS, Giuseppe Carbone, ha ribadito le preoccupazioni già espresse al Ministro Schillaci durante la precedente riunione del 20 giugno.
L'autonomia differenziata nel settore sanitario: FIALS chiede regole comuni
Uno dei punti focali – sollevati dalla FIALS - del dibattito è stata l'autonomia differenziata. Carbone ha sottolineato che, di fatto, l'autonomia differenziata esiste già nel settore sanitario, poiché ogni regione ha la facoltà di legiferare autonomamente. Tuttavia, questa situazione ha generato disparità nella pratica contrattuale tra regioni e all'interno delle stesse aziende sanitarie, suscitando preoccupazione tra le organizzazioni sindacali. Sono necessario regole a livello ministeriale e di un tavolo di concertazione per definire linee guida comuni che tutte le regioni debbano rispettare. Solo così sarà possibile tutelare sia gli interessi dei lavoratori del settore sanitario, rappresentati dalle organizzazioni sindacali, che gli interessi dei cittadini
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Un altro tema cruciale – secondo la FIALS - riguarda la crescente competizione sleale tra il settore pubblico e quello privato. C’è in atto un’emorragia di medici e infermieri che lasciano il lavoro nelle strutture pubbliche per accettare posizioni nelle cliniche private. Il settore sanitario privato, pur essendo finanziato dallo Stato e dalle Regioni, ha un vantaggio economico che gli consente di selezionare le prestazioni più redditizie, mentre il settore pubblico si trova a dover erogare cure meno redditizie. Questa situazione crea un disequilibrio che richiede soluzioni immediate
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Un'altra questione di grande rilevanza riguarda la spesa farmaceutica fuori controllo. Talvolta i medici, per varie ragioni, prescrivano farmaci in eccesso, contribuendo all'aumento dei costi. A chi spetta il controllo su questa situazione - sottolinea Carbone – è necessario individuare le responsabilità. Inoltre, c’è il problema dello spreco di farmaci e attrezzature negli ospedali, è necessario quantificare tale danno e recuperare le risorse perse. Con le somme recuperate, non ci sarebbero preoccupazioni riguardo agli aumenti contrattuali.
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