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Protesta Infermieri

Campania, comparto sanità in stato di agitazione

di Pino de Martino

Dopo Pasqua i laboratori di analisi, le cliniche e i centri poliambulatoriali privati accreditati della Campania (oltre 700 strutture associate presenti su tutto il territorio regionale) potrebbero rifiutare le richieste per l’assistenza sanitaria pubblica. Se non ci sarà un segnale da parte della Regione si va verso lo stop, hanno detto in sostanza gli associati a FederLab.

Stato di agitazione in Campania, il comparto sanità fa sul serio

Nel corso dell'assemblea all'American Hotel di Agnano, il settore ha proclamato lo stato di agitazione del comparto. Una decisione che era stata annunciata con ampio anticipo proprio per consentire al Governatore di mettere una pezza. Ora un nuovo effetto annuncio.

Ma questa volta si fa sul serio. Anche perché, senza provvedimenti risolutivi, sarebbe difficile per lo stesso presidente di FederLab tenere a bada lo scontento e non dare corso alla protesta. Con buona pace dei cittadini campani, costretti a pagare di tasca propria prestazioni ambulatoriali, visite specialistiche, esami e diagnostica: quando si dice diritto alla salute.

Dal presidente De Luca ci saremmo aspettati una maggior assunzione di responsabilità - ha spiegato Vincenzo D'Anna, presidente di FederLab. L'ex senatore ed alleato importante del governatore alle elezioni del 2015, ora si scaglia contro il Presidente/Commissario De Luca anche per l'organizzazione dei tetti di spesa: In pratica si è deciso di spezzettare ulteriormente una coperta che era già corta di suo e noi, di conseguenza, dobbiamo sorbirci uno 'stop and go' una volta ogni due mesi.

A rincarare la dose Gennaro Lamberti, presidente nazionale di FederLab Italia. De Luca, quando si è insediato, aveva annunciato una vera e propria rivoluzione copernicana nella sanità campana, ma francamente finora questa rivoluzione non si è vista e noi siamo ancora fermi al cielo delle stelle fisse". Tra blocchi anticipati delle prestazioni e mancata programmazione, alla fine chi paga è sempre e solo il cittadino.

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