Accadde ad Ancona, due anni fa, la tragedia del piccolo Francesco di 7 anni morto di otite a causa di cure omeopatiche inadeguate. Solo oggi arriva la condanna di tre mesi per i genitori, responsabili della morte del bambino. Sotto processo anche il medico pesarese che consigliò i prodotti omeopatici alla famiglia.
Ancona, sotto processo anche il medico: aveva consigliato lui le cure
I fatti risalgono a due anni fa, quando il piccolo Francesco di 7 anni morì di otite a causa di cure risultate inutili: i genitori infatti, sotto consiglio del medico, ricorsero all’omeopatia per curarla. Ma ben presto l'otite si trasformò in encefalite, la quale non diede scampo al piccolo.
Oggi i genitori sono stati condannati a 3 mesi di carcere e anche il medico Massimiliano Mecozzi, già sospeso dall'Ordine dei Medici per quanto accaduto, è sotto processo per aver consigliato lui i prodotti omeopatici alla famiglia.
A stabilire la condanna dei genitori con l'accusa di concorso in omicidio colposo aggravato il Giudice dell'udienza preliminare di Ancona Paola Moscaroli. Il medico, invece, è stato rinviato a giudizio e il processo si terrà con rito ordinario a settembre.
I genitori, nonostante la condanna, continuano a sostenere la loro incessante preoccupazione per il figlio malato che più volte hanno portato dal medico. Per quanto riguarda l’omeopatia hanno riferito di averne tratto beneficio in passato, per questo sono stati portati ad utilizzarla con il figlio. Sull’evoluzione dell’otite in encefalite, sostengono che sarebbe stata competenza del medico capire l’evoluzione negativa della patologia, cosa che invece non è accaduta.
D’altro canto il medico sostiene di non aver mai imposto ai genitori le cure, pertanto potevano rifiutare se non in accordo.
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