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Andreula: Sconvolgente che si dia credito al MIGEP in tema di ampliamento delle competenze infermieristiche

di Chiara d'Angelo

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BARI. E’ apparso ieri sul Quotidiano Sanità un duro attacco verso i Collegi IPASVI da parte del MIGEP che chiede “un incontro urgente a Ministero e Regioni per discutere la valorizzazione delle figure di supporto che si occupano dei bisogni globali del paziente, a partire dagli operatori socio-sanitari”.

Tra l’altro si legge “Si sta perdendo di vista la missione dell’infermiere e, con il documento di implementazione delle competenze infermieristiche, sempre più indirizzate verso la professione medica, si rischia di creare una grave lacuna assistenziale. Per questo occorre valorizzare tutte le figure di supporto che si occupano di rispondere ai bisogni globali dei pazienti ma che oggi non vengono considerate da chi è troppo occupato “a guardare il proprio ombelico” ed ancora “il cittadino non ha bisogno di un ‘infermiere tuttologo’, di un ‘infermiere politico’, di un ‘infermiere onnisciente’, ma ha bisogno di altro, quello di non sentirsi un prodotto e un numero ma un essere umano che ha bisogno di avere vicino qualcuno che si prenda cura dei suoi problemi”.

 

Ed è questa, ricorda l’associazione, l’assistenza intesa di Florence Nightingale, riconosciuta da tutti, Ipasvi compreso, come la fondatrice della figura infermieristica”. L’articolo ha creato un immediato fermento tra gli infermieri che non hanno mancato di manifestare il proprio disappunto sui socialnetwork. Quale la reazione dei Collegi? Nurse24 ha intervistato il Presidente del Collegio IPASVI di Bari, dott. Saverio Andreula.

 

Presidente Andreula,  il MIGEP (associazione delle professioni infermieristiche e Tecniche), interviene nel dibattito in corso sull’ampliamento delle competenze contestando l’IPASVI  per le  posizioni assunte ritenute “inopportune”

L’associazione denominatasi “Federazione MIGEP”,  nella sua titolazione si è auto attribuita un pseudo potere di rappresentanza associativa nell’ambito delle professioni sanitarie.  Poiché la stessa si auto dichiara rappresentativa dei seguenti profili  (Operatori Socio Sanitari - Infermieri Generici  delle Professioni Infermieristiche e Tecniche – Infermieri Psichiatrici – Puericultrici – Operatori Tecnici Addetti all’Assistenza – Operatori Socio Assistenziali).  

 

Tale situazione induce inevitabilmente e falsamente tutti a ritenere i profili contrattuali degli operatori associati e rappresentati per sua stessa definizione incardinati nell’alveo delle professioni sanitarie.  L’associazione MIGEP, quindi, per il suo peso di rappresentanza, non ha nessun titolo  ad esprimere, opinioni e considerazioni sul dibattito in corso sull’ampliamento delle competenze infermieristiche.   

 

Prendiamo atto delle sue deduzioni che condividiamo, ma di fatto l’associazione MIGEP ha partecipato sul tavolo tecnico istituito presso il Ministero della salute sulle competenze avanzate per gli Infermieri e pertanto ritiene di poter esprimere proprie valutazioni di merito.

 

In effetti il MIGEP è tra i soggetti associativi accreditato presso il ministero nell’ambito delle associazioni infermieristiche per il millantato credito. E’ “sconvolgente” rilevare che si consenta al MIGEP di millantare crediti di rappresentanza associativa di professioni sanitarie, ed è altrettanto “sconvolgente” rilevare che lo stesso Ministero della Salute  e le organizzazioni ad esso collegate, come la FNC - COLLEGI conceda titolo di rappresentanza al MIGEP nell’ambito delle associazioni di rappresentanza della professione infermieristica.  Vorrei sull’argomento far rilevare, a beneficio di tutti che :

 

-        sono professioni sanitarie quelle che lo Stato italiano riconosce e che, in forza di un titolo abilitante, svolgono attività sanitarie . Alcune professioni sanitarie sono costituite in Ordini e Collegi.

 

-         le cosiddette professioni sanitarie sono poste sotto la vigilanza del Ministero della Salute, quando per esercitare tale professione sanitaria occorre aver conseguito una laurea ed aver superato un esame di Stato per l'abilitazione alla relativa professione, oppure di livello non universitario; ai sensi della legge n. 43 del 2006.

 

Si ritiene superfluo ogni altro approfondimento.  In effetti, ribadisco, è “sconvolgente” rilevare che si consenta al MIGEP di millantare crediti di rappresentanza associativa di professioni sanitarie, ed è altrettanto “sconvolgente” rilevare che lo stesso Ministero della Salute dia credito di rappresentanza allo stesso MIGEP. 

 

Presidente Il Migep afferma che… stiamo assistendo alla nascita di un nuovo soggetto che potremo definire " una professione politica infermieristico - para o simil/medica." dimenticando quelli che sono i principi di Florence Nightingale …. compito era quello di alleviare le sofferenze dei malati, considerato poco nobile nella gerarchia sociale. Cosa ne pensa di queste affermazioni.

 

Provo imbarazzo nel rispondere perché, sulla base di quanto detto precedentemente , dall’analisi delle affermazioni del  MIGEP l’unica risposta  che mi viene spontanea me la suggerisce il movimento cinque stelle  nei suoi vaffa day.

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