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30.000 infermieri disoccupati, Nursind sospende sciopero dopo ok del Governo Renzi alle assunzioni

di Redazione

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ROMA. Nursind incontrerà il Comitato di Settore e il sottosegretario De Filippo la prima settimana di settembre e sospende lo stato di agitazione del comparto sanità. Il Segretario Bottega: “un’apertura di credito alle proposte del Ministero della Salute e per il rinnovo contrattuale con una parte economica attendiamo una risposta dal Comitato di settore.”


Si è svolto nei giorni scorsi, presso il Ministero del Lavoro, il tentativo di raffreddamento richiesto da Nursind ai sensi di legge per scongiurare lo sciopero del personale del Comparto Sanità. Tra i punti indicati nella vertenza:

1. il perdurare del blocco del trattamento economico del personale del SSN previsto dal DL 78/2010 convertito nella legge 122/2010, con il conseguente blocco contrattuale e il taglio dei fondi della contrattazione integrativa;

 

2. il mancato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il comparto sanità;

 

3. il permanere della crisi occupazionale infermieristica che vede circa 30.000 infermieri non occupati e il sovraccarico di lavoro che la categoria sopporta per il perdurare del blocco del turnover, il mancato ricambio generazionale per la riforma pensionistica, l’invecchiamento e l’usura del personale;

 

4. lo stato di demansionamento in cui versa il personale infermieristico chiamato a coprire nel sistema le carenze di altre figure e del personale di supporto;

 

5. l’impossibilità di valorizzare qualsiasi percorso di carriera per la professione infermieristica a livello nazionale e aziendale.

L’incontro si è svolto alla presenza del rappresentante del Ministero della Salute che ha dichiarato la disponibilità a fissare un incontro tra le OO.SS. e il Comitato di settore per la Sanità e il Sottosegretario De Filippo per trattare i primi due punti delle richieste Nursind entro la prima settimana di settembre. Successivamente, sempre entro il mese di settembre, dovrebbe essere convocato un tavolo presso il Ministero della Salute per trattare i restati punti.

Di fronte a tali proposte il sindacato Nursind ha voluto aprire una nota di credito riservandosi di valutare l’esito ti tali incontri e per tale motivo ha sospeso lo stato di agitazione.

“Riteniamo importante – afferma il Segretario Nazionale dott. Andrea Bottega – aver ricevuto la disponibilità del Ministero della Salute e aver dato un nuovo impulso per vedere se c’è la volontà di riprendere una fisiologica contrattazione che tenti di risolvere i numerosi problemi del settore e dell’esercizio della professione infermieristica. Ci rammarica la mancanza al tavolo di un rappresentante della Funzione Pubblica per gli aspetti legati alle procedure preliminari sui comparti e aree di contrattazione e del rappresentante del MEF per gli aspetti economici.”

“Un aspetto imprescindibile per la soluzione delle problematiche del lavoro – afferma Donato Carrara del Direttivo Nazionale – è quello della disponibilità economica. Abbiamo rappresentato al tavolo il nostro scetticismo sulla reale possibilità di vedere delle risorse economiche per la valorizzazione delle professionalità e per l’attuazione dei buoni propositi del recente Patto per la Salute. Tuttavia abbiamo voluto aprire uno spiraglio al rappresentante del Ministero che ha dato la disponibilità ad affrontare a breve in una serie di incontri i problemi condivisi nella comune convinzione che il personale del Comparto e in particolare gli infermieri abbisognano di un riconoscimento normativo ed economico che li motivi a coprire le esigenze sempre più pressanti del sistema.”

Il sindacato Nursind, ancora una volta in prima persona, si fa portavoce del pressante disagio della principale categoria nel comparto attuando in modo concreto quanto la normativa consente per aprire una solida vertenza sulla questione infermieristica. “Siamo determinati, in caso di esito negativo, − conclude il Segretario – a promuovere uno sciopero nazionale e portare in piazza il malessere che si sta vivendo dentro e fuori il sistema sanitario. Le recenti voci di un perdurare del blocco contrattale non ci fanno certo ben sperare.”

Lo stato di agitazione si è sospeso quindi con un rinvio al 30 settembre 2014 per un incontro presso il Ministero del Lavoro per verificare se gli ulteriori elementi di chiarimento possano definitivamente risolvere la vertenza.

 

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