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118 Bari a rischio collasso e abuso della professione infermieristica

di Redazione

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BARI. Lamentele da parte di Infermieri e Cittadini evidenziano problematiche concernenti l’erogazione di “prestazioni d’assistenza”, di dubbia qualità ed efficienza nell’ambito del servizio 118.

 

A denunciarlo è il Collegio IPASVI di Bari, che nella sua qualità di Ente di diritto pubblico rappresentativo della professione infermieristica, in data 9 giugno ha inviato una missiva alle istituzioni Pugliesi con la richiesta di fare chiarezza su quanto evidenziato circa le criticità insistenti e drammaticamente accentuate sul servizio 118 della provincia.

Nella nota - il Presidente Andreuala ribadisce che l’infermiere nell’ambulanza medicalizzata, detta Mike, è una figura professionale insostituibile per legge, giacché il dispositivo legislativo all’infermiere, e solo a questi, attribuisce competenze e ruoli professionali, necessari per il corretto utilizzo di tutti i presidi sanitari e farmacologici di cui l’ambulanza è dotata, nonché esperto in manovre avanzate che comportano sinergie con il medico per la buona riuscita dell’intervento sanitario.

 

Il tutto sembra sia iniziato a seguito delle comunicazione dei responsabili del servizio 118 di Bari, dove preannunciavano che a causa dell’esaurimento del budget per lo straordinario i turni del mese di giugno sarebbero stati incompleti e che al fine di garantire figure professionali idonee, in caso di assenza di personale infermieristico le postazioni aziendali di Putignano, Noci, Alberobello e Locorotondo (Mike) saranno affiancate da ambulanza Victor (solo autista e soccorritore volontario) di Castellana Grotte; quella di Altamura e Gravina da Poggiorsini; quella di Santeramo da Sammichele”.

 

In pratica - denuncia Andreula - si creano le condizioni per considerare la figura del soccorritore alla stessa stregua del profilo sanitario di Infermiere e per “costringere” nell’eventualità, il soccorritore ad esercitare abusivamente attività sanitaria di Infermiere”

 

Un simile disservizio comporta per il cittadino un diverso trattamento sanitario secondo il luogo in cui fatalmente, nel momento più critico della sua vita, si viene a trovare. 

 

L'allarme è rivolto ai Sindaci dei comuni interessati - ironizzando -  che dal mese di giugno la salute dei loro cittadini è affidata alla cabala, in altre parole alla possibilità concreta che i soccorsi non potranno essere sempre ottimali così come previsto per legge nazionale e regionale.

 

I tempi di soccorsi potrebbero dilungarsi, a causa dell’eventuale assenza dell’ambulanza Victor di ausilio sia perché giungerebbe da un altro luogo, sia perché potrebbe essere impegnata altrove con la conseguenza che la centrale operativa dovrà allertare un altro mezzo con ritardi maggiori e preoccupanti.

 

Termina la sua missiva con la preoccupazione che quanto annunciato è prodromica a scenari drammatici facilmente ipotizzabili che possano peggiorare con l’inizio del periodo di ferie estive, attesa la vocazione turistica della Puglia. Il flusso dei vacanzieri italiano ed estero è già iniziato e paradossalmente, dove il servizio dovrebbe essere potenziato, è ridotto e quindi inefficace.

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