L’area delle Professioni Sanitarie, seppur con qualche fluttuazione nel corso degli anni, continua a mantenere stabile al primo posto i livelli occupazionali. In particolare, al quarto posto per tassi di occupazione si colloca la professione di Infermiere (con 80,6%). I dati, analizzati da Angelo Mastrillo, Docente in Organizzazione delle Professioni Sanitarie dell’Università di Bologna e Segretario della Conferenza Nazionale dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie.
Laureati Professioni Sanitarie sempre primi in classifica per occupazione
È quasi stabile attorno all’80% l’occupazione per l’area delle Professioni sanitarie che lo scorso anno era all’81%. Lo evidenzia il XXV Rapporto annuale del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea di Bologna, sul Profilo e sulla Condizione Occupazionale dei Laureati, che è stato presentato il 12 giugno 2023 all’Università di Palermo alla presenza del Rettore Massimo Midiri, dal Presidente del Consorzio AlmaLaurea, Ivano Dionigi, e dal Direttore Marina Timoteo (titolo dell’evento: “Mobilità territoriale dei laureati: quale sostenibilità?”)
In particolare – sottolinea Mastrillo - per i 16.856 laureati di primo livello delle 22 Professioni Sanitarie dell’anno 2021 si rileva che, rispetto agli 11.720 laureati che hanno risposto all’indagine (70%) si registra un lieve calo della quota di occupati (sono 9.205), pari a -2,4 punti percentuali, essendo sceso al 78,5% rispetto all’ 80,9% dello scorso anno, quando si era invece registrato un incremento di 2,6 punti percentuali sul 78,3% rilevato tra i laureati del precedente anno 2019.
In generale per l’insieme delle varie aree disciplinari si rileva un aumento della quota di occupati con +4,9 punti percentuali che riguarda il totale di 167.467 laureati di primo livello, di cui hanno risposto 115.006 (quasi il 70%), con 46.714 occupati, numero quasi uguale rispetto ai 41.130 dello scorso anno, quando i laureati erano 164.024 e le risposte 115.076.
Per effetto di questi risultati, si conferma ancora una volta per le Professioni Sanitarie il primo posto assoluto fra i vari gruppi disciplinari. Resta in ogni caso la diminuzione rispetto a 15 anni fa, di -8,5 punti percentuali, dall’ 87,0% del 2007 al 78,5% del 2021, mentre era all’80,9% tra i laureati dell’anno 2020.
Mentre, al contrario, agli ultimi cinque posti, fra il 72,3% e il 52,9%, si trovano: Ortottista con 72,3% che era al 58,9% nel 2020, Tecnico Audioprotesista con 71,1%, Ostetrica con il 70,2%, Tecnico di Fisiopatologia cardiocircolatoria con il 54,9% e a chiudere Dietista con 52,9%.
Se si guarda invece la media degli occupati di tutte le 22 professioni sugli ultimi 15 anni, fra i laureati dal 2007 al 2021 abbiamo ai primi cinque posti: Logopedista e Igienista Dentale con 86% per entrambi, Fisioterapista con 84%, Tecnico Audioprotesista 83% e Educatore professionale con 81%.
A seguire, con 79% Podologo, 78% Terapista Neuro psicomotricità età evolutiva, nonché Infermiere e Tecnico Ortopedico con 77%. Mentre sono sotto la media del 74% le restanti 13 Professioni: Terapista Occupazionale 73%, Tecnico Riabilitazione Psichiatrica 68%, Infermiere pediatrico 63%, Assistente sanitario 62%, Tecnico Radiologia 61%, Ortottista 60%, Tecnico Prevenzione 59%, Tecnico Audiometrista con 57%, Dietista 56%, Tecnico Neurofisiopatologia 53%, seguiti agli ultimi tre posti da Ostetrica con 53%, Tecnico Laboratorio 49% e Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria al 40%.
L’area delle Professioni Sanitarie che negli ultimi 2-3 anni ha dovuto fare fronte alla pandemia da Covid19 – conclude Mastrillo, che ringrazia per disponibilità dei dati il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea di Bologna e per la preziosa collaborazione Silvia Ghiselli, Sara Binassi, Maria Assunta Chiarello e Daniela Perozzi dell’Ufficio Indagini e Statistiche del Consorzio stesso
- continua a mantenere stabile al primo posto i livelli occupazionali, seppure con fluttuazioni nel corso degli anni.
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