Un picco di virus respiratori tra i bambini si sta registrando in tutta Italia, dove Pronto soccorso e reparti risultano in sofferenza per influenza, Covid e virus sinciziale, il patogeno responsabile di bronchiolite tra neonati e bambini sotto i due anni di età. Oltre a diverse forme virali, sta circolando anche lo streptococco che causa polmoniti batteriche e si rilevano alcuni casi di Mycoplasma pneumoniae, il batterio che ha scatenato un'ondata di polmoniti tra i bambini in Cina nelle settimane scorse.
Aumento dei casi di infezioni respiratorie nei bambini
L'aumento esponenziale dei casi di infezioni respiratorie era già stato recentemente evidenziato dall'Istituto Superiore di Sanità che, secondo l'analisi dei dati epidemiologici, ne prevedeva un boom attorno a Natale. Dall'ultimo report sulle infezioni respiratorie, l'incidenza risulta in aumento in tutte le fasce d'età ma ha raggiunto il 33% tra i bambini 0-4 anni, con un leggero incremento rispetto agli anni precedenti.
La situazione risulta pesante, in tutte le Regioni, soprattutto in Lombardia, dove i pazienti dell'ospedale Buzzi di Milano sono stati trasferiti a Bergamo, Brescia e Varese avendo già terminato i letti a disposizione.
Sono segnalate criticità anche nei reparti pediatrici di Roma e Firenze dove sono ricoverati numerosi bambini con bronchioliti da virus respiratorio sinciziale. A causa dell'alta diffusione del contagio delle varie forme influenzali e parainfluenzali, che si sta avvicinando ad un livello epidemico di intensità alta, come si legge in un documento delle Agenzie di Tutela della Salute (ATS), le autorità sanitarie milanesi hanno inviato una comunicazione a tutte le scuole della città raccomandando il rigoroso rispetto delle corrette misure igieniche per prevenire le comuni infezioni respiratorie ed invitano a mandare a casa i bambini sintomatici (febbre, tosse, starnuti).
Anche se è segnalato un iperafflusso con diversi letti occupati da bambini malati, la situazione è sotto controllo nonostante l'incremento e il sistema sanitario sta reggendo
, è il commento del vicepresidente della Società Italiana di Pediatria, Giuseppe Banderali, secondo il quale l'aumento delle forme respiratorie tra i bambini, che si registra ogni anno nei mesi invernali, è stavolta più rapido del previsto ma non c'è una prevalenza di un virus su un altro. Siamo lontani dalla situazione del 2021-2022 quando la pediatria era talmente in difficoltà che trasferimmo i pazienti anche fuori regione
, ha rassicurato Gian Vincenzo Zuccotti, Direttore della Pediatria del Buzzi di Milano. L'aumento dell'ultimo periodo ci preoccupa ma non c'è bisogno di creare allarmismo
.
Siamo in una situazione a macchia di leopardo con alcune aree più critiche
, ha dichiarato Guido Bertolaso, assessore al Welfare della regione Lombardia. Ho chiesto ai direttore generali delle nostre strutture sanitarie di essere presenti nei pronto soccorso per monitorare la situazione, soprattutto nel periodo tra Natale e Capodanno
, ha concluso riferendosi anche al possibile picco dell'influenza stagionale, che dovrebbe verificarsi tra la fine di dicembre e l'inizio di gennaio, nonché del Covid i cui casi sono in costante crescita, anche se ampiamente sottostimati.
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