“Nelle ultime settimane abbiamo osservato segnali di un aumento della trasmissione comunitaria di virus respiratori, tipica della stagione invernale”, ha dichiarato il direttore del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle malattie nel suo ultimo rapporto epidemiologico. Il rapporto evidenzia la circolazione attuale di diversi agenti patogeni respiratori virali e batterici, prevedendo che continueranno a circolare a livelli variabili nei prossimi mesi, anche in Italia, in linea con la tendenza all'aumento documentata in vari paesi dell'emisfero settentrionale. Secondo la Società Italiana di Pediatria, ci sarà un forte aumento di virus invernali, particolarmente aggressivi nei bambini, tanto che sono necessari ricoveri per gestire le complicanze. Circoleranno soprattutto influenza, Covid e il virus sinciziale respira-torio, il cui picco, previsto dopo le festività, comporterà accessi record nei pronto soccorso.
Aumento dei casi di infezioni respiratorie nei bambini
Considerando che l'implementazione diffusa di misure non farmacologiche durante la pandemia ha sensibilmente ridotto la diffusione di tali patogeni nelle scorse stagioni invernali, causando una notevole riduzione dell'immunità nella popolazione generale, l'ECDC ritiene che quest'inverno potrebbe verificarsi un'accentuazione del carico complessivo di malattie respiratorie. Gli esperti ritengono che saranno maggiormente colpiti coloro che hanno poca o nessuna esposizione preesistente, come i bambini piccoli, che già affollano i Pronto Soccorso e i reparti pediatrici degli ospedali italiani, come il Bambin Gesù, che risulta già sotto pressione, sopra la soglia di tolleranza.
“È emergenza per i virus respiratori, soprattutto il virus sinciziale. Aumentano i casi di Covid tra i bambini, anche se presentano quadri clinici non particolarmente gravi. In alcuni casi vi è anche una concomitanza di infezioni con bambini che arrivano in ospedale essendo positivi a più virus”, ha dichiarato il dottor Cristaldi, responsabile del Pronto Soccorso pediatrico della sede del Gianicolo dell'ospedale pediatrico romano. “E con il Covid è necessario non abbassare la guardia”, ha ammonito il virologo Pregliasco, evidenziando che le vittime registrate settimanalmente sono in aumento. “Secondo le stime, nella settimana di Capodanno supereremo quota 600 morti”. Il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, Anelli, raccomanda di prestare la massima attenzione per evitare contagi, tornando ad atteggiamenti più prudenti. Senza fare allarmismi, Anelli precisa che “il Covid oggi non è quello che abbiamo conosciuto 2-3 anni fa ma resta ancora una malattia temibile”.
Resta pertanto essenziale, secondo l'ECDC, che gli Stati continuino a sviluppare, rafforzare e sostenere sistemi resistenti di sorveglianza integrata e genomica sulla popolazione e a monitorare il carico di malattie gravi attraverso i sistemi di sorveglianza ospedaliera.
Alla luce di tali raccomandazioni aggiornate e considerato l'attuale andamento clinico epidemiologico dell'infezione da Sars-CoV-2 nel nostro Paese, la Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, guidata da Francesco Vaia, ritiene indispensabile, come indicato nella circolare n.39123 del 15 dicembre 2023, che le strutture sanitarie attivino e potenzino percorsi sempre più ampi di sorveglianza epidemiologica con la ricerca di tutti i microrganismi nelle persone che presentano sintomi con quadro clinico compatibile con Covid-19. Pertanto, seguendo le direttive degli organismi internazionali - l'Organizzazione Mondiale della Sanità e il Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie - la circolare stabilisce che l'effettuazione dei test diagnostici è indicata non solo per Sars-CoV-2 ma anche per altri virus responsabili di malattie respiratorie. Devono quindi essere ricercati nei test molecolari (PCR) anche virus influenzali e parainfluenzali, virus Respiratorio Sinciziale, Rhinovirus, Adenovirus, Metapneumovirus, Bocavirus ed altri Coronavirus umani diversi da Sars-CoV-2. Viene ribadita inoltre l'importanza di attivare e rafforzare il sistema di sorveglianza virologica RespiVirNet, relativa all'influenza, nelle Regioni, soprattutto in quelle che non hanno raggiunto la copertura della popolazione prevista la scorsa stagione.
Secondo l'ECDC è necessaria un'azione di sanità pubblica per mitigare l'impatto degli agenti patogeni respiratori per la stagione invernale 2023-2024 in Europa. A tal fine in una nota del 15 dicembre si esortano gli stati europei a rafforzare le campagne di vaccinazione e a prepararsi all'eventuale necessità di aumentare la capacità dei reparti di emergenza e delle unità di terapia intensiva, nonché a prendere in considerazione una serie di misure per argi-nare la circolazione dei diversi patogeni respiratori che stanno circolando contemporaneamente dallo scorso settembre, contribuendo ad aumentare la morbilità e la mortalità. “Ci sono diverse misure da adottare che possono salvare vite umane ed evitare il sovraccarico dei sistemi sanitari. Ciò include la vaccinazione, l'aumento della capacità ospedaliera, il rafforzamento della formazione e della sensibilizzazione, misure di controllo dell'infezione, test rapidi ed uso di antivirali”, ha raccomandato il direttore dell'ECDC.
Dall'ultimo aggiornamento epidemiologico del Centro Europeo, risulta che Sars-Cov-2 è attualmente il virus predominante ma presentano una tendenza in aumento sia il virus re-spiratorio sinciziale (RSV) che quello dell'influenza stagionale, in concomitanza con altri virus responsabili delle più comuni e diffuse affezioni respiratorie tipicamente invernali. Si evidenzia che la malattia grave correlata al Sars-CoV-2 colpisce attualmente soprattutto le persone di età pari o superiore ai 65 anni o soggetti che hanno comorbilità e fattori di rischio per esiti gravi e si registra che l'aumento dell'RSV ha determinato un significativo incremento dei ricoveri ospedalieri, soprattutto tra i bambini piccoli. Inoltre si prevede che la circolazione del virus influenzale aumenterà ulteriormente durante i prossimi mesi invernali, sebbene attualmente sia bassa e che anche le epidemie stagionali di vari altri agenti patogeni che causano sintomi respiratori, come il Mycoplasma pneumoniae, contribuiscono all'aumento del numero di pazienti che necessitano di cure primarie e secondarie sino all'ospedalizzazione.
Le raccomandazioni dell'ECDC includono quindi di:
- vaccinare i più vulnerabili contro Sars-CoV-2, influenza e RSV al fine di prevenire la progressione dell'infezione verso una malattia grave
- aumentare la capacità del pronto soccorso e delle unità di terapia intensiva sia per gli ospedali per adulti che per quelli pediatrici, secondo necessità in termini di personale adeguato e capacità di posti letto
- garantire che il personale sanitario sia formato per implementare adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni (IPC) per contribuire a ridurre il carico nelle strutture sanitarie ed evitare epidemie all'interno di queste strutture, comprese le strutture di assistenza a lungo termine
- sensibilizzare gli operatori sanitari per garantire una diagnosi tempestiva dei casi e migliorare la preparazione ospedaliera per gestire l'aumento del carico di pazienti nelle unità di emergenza e terapia intensiva
- eseguire test rapidi per facilitare la diagnosi precoce e le decisioni di gestione, il trattamento appropriato e l'attuazione di misure di sanità pubblica quando appropriato
- ricordare ai medici che, quando indicato, l'uso precoce dei trattamenti antivirali per Covid19 ed influenza può prevenire la progressione verso la malattia grave in soggetti vulnerabili; che può essere presa in considerazione per i neonati, in conformità con le linee guida nazionali, la profilassi dell'RSV; che l'uso di antibiotici per le infezioni respiratorie batteriche dovrebbe seguire una valutazione medica poiché è noto che gli antibiotici non trattano le infezioni virali
- implementare la comunicazione del rischio alla popolazione generale, compreso il rafforzamento della promozione della vaccinazione contro l'influenza sta-gionale, il Covid19 e l'RSV secondo le raccomandazioni nazionali; continuare a promuovere una buona igiene delle mani e delle vie respiratorie, incoraggiare le persone a rimanere a ca-sa quando sono malate e garantire una adeguata ventilazione degli spazi interni
- raccomandare l'uso di una maschera facciale negli spazi pubblici affollati alle persone ad alto rischio di malattie gravi
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