I contesti ospedalieri si sa, sono gravidi di microrganismi, spesso responsabili di infezioni ospedaliere . Ne è un classico esempio l’Acinetobacter calcoaceticus-baumannii complex , comunemente chiamato Acinetobacter Baumannii . Si tratta di un coccobacillo gram-negativo , aerobio obbligato in grado di resistere negli ambienti sanitari per almeno 30 giorni; da qui l'importanza di attuare un'idonea politica di gestione del rischio clinico.
Cos’è l’Acinetobacter Baumannii e come si previene l’infezione
Acinetobacter baumannii, coccobacillo gram-negativo
L’Acinetobacter Baumannii è un coccobacillo gram-negativo che ha la forza di rimanere presente negli ambienti sanitari per almeno 30 giorni (nei lavandini, nelle spondine dei letti, sui tavolini, nei cuscini, nei materassi, nelle tende, sulle maniglie delle porte, sui fonendoscopi , sulle tastiere, sui monitor dei computer, sulle superfici umide e asciutte in genere), mentre come colonizzante nell’uomo può localizzarsi a livello cutaneo, nel tratto respiratorio e digerente.
Attuare una corretta politica di gestione del rischio clinico diventa indispensabile, coinvolgendo, visti gli ambienti da trattare, anche gli operatori socio sanitari.
A tal riguardo la Regione Friuli-Venezia Giulia ha prodotto un ottimo documento, all’interno del quale, parlando di politiche della prevenzione, vengono descritti 4 momenti fondamentali, utili alla “gestione” del batterio in questione :
Gestione del paziente
Comportamenti degli operatori
Igiene ambientale
Sorveglianza e controllo.
Gestione del paziente portatore di Acinetobacter
Se il paziente è già noto portatore di infezione diventa necessario ricoverarlo in stanza singola; in alternativa può essere ricoverato in stanze dove sono già presenti altri pazienti colonizzati o infetti con lo stesso microrganismo. In ultima istanza il malato può essere ricoverato accanto ad altri pazienti considerati a basso rischio di acquisire un’infezione o una colonizzazione.
Precauzioni : risulta fondamentale mantenere le precauzioni per tutta la durata del ricovero. Le precauzioni da adottare sono le cosiddette standard ed aggiuntive : le precauzioni standard sono le misure da adottare per l’assistenza di tutti i pazienti, indipendentemente dalla diagnosi o dal presunto stato infettivo; sono basate sul principio che sangue, liquidi organici, secrezioni, escrezioni, cute non integra e mucose possono trasmettere agenti infettivi direttamente o indirettamente mediante attrezzature, strumentazioni, dispositivi medici o mani contaminate. Esse sono:
Igiene delle mani
Uso di guanti
Uso di dispositivi di protezione individuale (DPI)
Adozione di pratiche sicure per la prevenzione dell’esposizione degli operatori sanitari a patogeni trasmissibili per via ematica
Collocazione del paziente
Procedure di sanificazione ambientale
Gestione dei dispositivi medici
Gestione della biancheria e delle stoviglie
Trattamento dei rifiuti.
Per ciò che attiene alle precauzioni aggiuntive, risulta fondamentale educare il paziente, qualora avesse sintomi di infezione delle vie respiratorie, al fine di prevenire la trasmissione di patogeni mediante droplets :
Coprire naso e bocca con un fazzoletto di carta durante gli accessi di tosse o gli starnuti
Effettuare l’igiene delle mani dopo il contatto con le secrezioni.
Comunicazione : si tratta di un approccio bidirezionale: paziente da un lato, operatori sanitari e sociosanitari dall’altro:
il paziente deve essere informato rispetto al suo stato di salute, a cosa sia esattamente un’infezione da Acinetobacter Baumannii e quali rischi corre per sé stesso e per gli altri
il personale sanitario e sociosanitario deve essere al corrente del tipo di infezione, anche affiggendo sulla porta della stanza del malato infetto la dicitura “applicare le precauzioni da contatto”.
Movimenti del paziente e trasferimento : vista la facilità di contaminazione da Acinetobacter Baumannii, nel caso di trasferimento intraospedaliero ovvero in altra struttura, è categorico osservare le seguenti disposizioni:
Svuotare la sacca delle urine
Coprire eventuali lesioni cutanee con medicazioni “contenitive”
Far indossare al paziente indumenti puliti
Cambiare il pannolone
Segnalare in cartella la condizione di “portatore di Acinetobacter”
Igiene delle mani del paziente e degli operatori
Eseguire i trasferimenti nei momenti di minor afflusso di utenti
Mantenere separata la documentazione clinico-assistenziale rispetto al paziente
Pulire e disinfettare la barella che ha trasportato il malato.
Dimissione dei pazienti : anche a domicilio o in strutture residenziali valgono le sopra indicate disposizioni, con l’aggiunta dell’informazione nei confronti del Medico di Medicina Generale circa l’applicazione delle precauzioni da contatto unitamente alle precauzioni standard.
Comportamento degli operatori
Senz’altro la misura più importante, in tale ambito, è rappresentata dall’igiene delle mani, utilizzando soluzione alcolica, attenendosi quindi alle raccomandazioni in termini di lavaggio delle mani, con l’estensione della procedura oltre che al personale sanitario, anche al paziente ed ai suoi familiari.
Igiene ambientale
Vista la notevole confidenza che l’Acinetobacter ha con gli ambienti (sanitari in particolare), risulta doveroso rispettare le procedure aziendali sul fronte della sanificazione e disinfezione ambientale:
L’ambiente del paziente infetto deve essere pulito e disinfettato 2 volte al giorno
Fare particolare attenzione alle superfici orizzontali, terreni di coltura ideale per lo sviluppo e la riproduzione del batterio in questione
Rispettare il principio della progressione: partire quindi con il paziente non contaminato, non infetto e terminare con il paziente infetto
Eseguire una corretta pulizia giornaliera degli ambienti a “maggiore frequentazione delle mani”
Gestire in modo corretto anche i rifiuti dedicando un percorso specifico ai rifiuti contenenti materiali venuti a contatto con i malati portatori di Acinetobacter Baumannii
A seguito della dimissione eseguire il risanamento ambientale, avendo cura di “colturare gli ambienti”, così da verificare eventuale ulteriore presenza del batterio nella stanza di degenza.
Sorveglianza e controllo
Dare immediata segnalazione al Comitato Infezioni Ospedaliere (CIO) della presenza di un paziente con Acinetobacter
La presenza di almeno 2 degenti positivi per infezione da Acinetobacter nella stessa unità operativa deve generare una indagine approfondita. È quindi doverosa una ulteriore valutazione di eventuali pazienti colonizzati, attraverso il prelievo nel naso, faringe, perineo, ferite, sputum, sito di tracheotomia e feci.
Bibliografia
Documento della Regione Friuli-Venezia Giulia - Indicazioni per la gestione dell’infezione da acinetobacter baumannii
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