Prendersi cura della salute e dello sviluppo del bambino non inizia al momento del parto, ma molto prima: nei pensieri, nelle scelte quotidiane e negli stili di vita dei futuri genitori. In questa prospettiva si inserisce il concetto di genitorialità responsiva, un approccio che promuove una relazione empatica, rispettosa dei tempi e dei bisogni del neonato, già dalla fase preconcezionale. Ce ne parla la Dott.ssa Cristina Panizza, ostetrica impegnata sul territorio, attiva nella promozione della salute nei primi 1.000 giorni di vita attraverso progetti come “Genitori Più”, “Mamme libere dal fumo”, “Nati per leggere” e “Nati per la musica”.
La genitorialità responsiva inizia prima del concepimento

Prendersi cura della salute e dello sviluppo del bambino non inizia al momento del parto, ma molto prima.
Essere genitori responsivi significa saper riconoscere e interpretare i segnali del proprio bambino, rispondendo in modo adeguato, nei tempi giusti e in base al suo livello di sviluppo. Un approccio che si fonda su empatia, affettività e capacità di modulare la comunicazione in chiave emotiva, piuttosto che meramente comportamentale. Progettare una nascita significa pensare al bambino e non solo a sé stessi, adottando comportamenti responsabili fin da prima del concepimento.
Tra le dimensioni che contraddistinguono la genitorialità responsiva vi sono:
- Reciprocità: il genitore è capace di coinvolgere il bambino e di condividere attività, momenti, contesti;
- Contingenza: il genitore coglie in maniera sensibile i segnali del bambino e vi risponde appropriatamente nei tempi giusti;
- Controllo: il genitore struttura l’ambiente e l’attenzione del bambino, offrendo facilitazioni;
- Affettività: il genitore prova piacere e mostra accettazione e calore verso il bambino;
- Adattamento: il genitore adatta il proprio modo di interagire al livello di sviluppo del bambino.
Progetti educativi e prevenzione precoce: il ruolo dell’ostetrica sul territorio
La prevenzione passa anche attraverso l’educazione. L’ostetrica racconta come, attraverso corsi di accompagnamento alla nascita e incontri territoriali, promuove il programma “Genitori Più” per migliorare la salute nei primi 1.000 giorni. Coinvolgere tutta la famiglia, compresi i nonni, è fondamentale per creare consapevolezza.
Musica e lettura per crescere insieme
Il sostegno alla genitorialità responsiva passa anche attraverso la lettura e la musica. Esperienze come “Nati per leggere” e “Nati per la musica” migliorano la relazione adulto-bambino e stimolano lo sviluppo cognitivo.
L’evidenza neuroscientifica dimostra che la musica, già in epoca prenatale, rafforza le competenze comunicative e cognitive. Per questo motivo pediatri, ostetriche ed educatori lavorano in sinergia per diffondere questi progetti.
Un messaggio chiave: pensiamoci prima
La genitorialità si costruisce nel tempo, anche attraverso il proprio contesto sociale e familiare. Il messaggio chiave è semplice: “Pensiamoci prima”. Informarsi, adottare stili di vita sani e fare scelte consapevoli significa prendersi cura del proprio benessere e di quello del futuro figlio.
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