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Effetti degli interferenti endocrini sulla salute

di Redazione

Gli interferenti endocrini sono sostanze chimiche che possono alterare il normale equilibrio ormonale accendendo, spegnendo oppure modificando i segnali inviati dagli ormoni, causando effetti avversi in un organismo, nella sua discendenza o in un sottogruppo di popolazione. Numerosi studi evidenziano gli effetti degli interferenti endocrini sulla salute relativi a struttura e funzione degli organi dell’apparato riproduttivo, omeostasi tiroidea, sistema immunitario e neuroendocrino, neurosviluppo, comportamento e metabolismo.

Cosa sono gli interferenti o distruttori endocrini

molecola glucagone

L’esposizione agli interferenti endocrini provoca problemi a livello degli organi genitali maschili e rischio infertilità negli adulti.

Un interferente endocrino (conosciuto anche come distruttore endocrino) è una sostanza o un miscuglio eterogeneo di sostanze che interferisce con il corretto funzionamento del sistema endocrino.

Gli interferenti endocrini possono avere due effetti:

  • Effetto agonista: si legano ai recettori ormonali e mimano l’azione dell’ormone. Possono provocare una risposta eccessiva o minore rispetto all’ormone endogeno
  • Effetto antagonista: si legano ai recettori ormonali senza attivarli. Rappresentano un piccolo ostacolo per l’ormone che, di conseguenza, non può effettuare il legame con il recettore

Gli interferenti endocrini possono essere considerati come sostanze xenobiotiche, cioè tutti quei composti chimici estranei all’ambiente naturale e che possono entrare nella rete trofica di una comunità biologica.

Le microplastiche, ovvero tutte quelle plastiche inferiori ai 5mm, possono contenere distruttori endocrini capaci di alterare in maniera permanente la funzionalità del sistema endocrino. Il Bisfenolo A contenuto nelle materie plastiche è capace di mimare l’azione degli estrogeni provocando danni sulla salute riproduttiva.

Gli organofosfati (pesticidi) sono in grado di ridurre l’attività dell’AChE (acetilcolinesterasi), enzima fondamentale nella degradazione dell’ACh (acetilcolina) in acido acetico e colina. Il ruolo dell’Acetilcolinesterasi è fondamentale per la corretta trasmissione dell’impulso nervoso.

Altro esempio di interferente endocrino è il benzo(a)pirene. La trasformazione di questo composto è assai complessa ed è costituita da una successione di reazioni nelle quali sono coinvolti il citocromo P450, le idrolasi e le perossidasi.

Una delle forme ossidate [benzo(a)pirene-7,8-diidrodiolo-9,10-diidroossido] può legarsi al DNA. Poiché non viene rilevato dal sistema enzimatico deputato alla distruzione dei geni mutati, promuove l’accumulo di mutazioni nocive e promuove il processo di cancerogenesi.

Le Diossine (prodotte dalla combustione della plastica) presentano la capacità di interferire con il sistema endocrino e possono provocare disturbi della pelle (cloracne, simile all’acne giovanile) e distruggere gli organi e i tessuti responsabili dell’emopoiesi (processo che porta alla formazione di nuove cellule del sangue.

L’esposizione ad alti livelli di diossina, inoltre, è associata a bassi livelli di testosterone. Secondo la letteratura scientifica l’esposizione agli interferenti endocrini provoca problemi a livello degli organi genitali maschili, riduzione della qualità del seme e rischio infertilità negli adulti.

  • Articolo a cura di Giuseppe Simone Mazzaglia | Studente di scienze biologiche
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