I dati provvisori del vaccino tedesco rivelano un’efficacia preliminare del 47%, troppo bassa per lo standard qualitativo che l’Oms fissa al 70%. L’Europa aveva prenotato 400 milioni di dosi e l’Italia 30. Un portavoce della Commissione Ue: Monitoriamo il dossier e attendiamo valutazioni dell’Ema
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Deludenti i primi dati sul vaccino tedesco anti Covid-19 CureVac
Il laboratorio tedesco CureVac comunica che il suo principale candidato al vaccino Covid-19 ha rivelato soltanto il 47% di efficacia, stando alle analisi su larga scala di fase 2b/3 condotte da uno studio clinico su 40mila persona in Europa e America Latina. Così, nell’attuale fase, non soddisfa i criteri richiesti (l’Organizzazione mondiale della sanità fissa il livello minimo al 70%).
Attraverso una nota, il laboratorio tedesco – che ha sottoscritto un rilevante contratto d’ordine con l’Ue per questo vaccino a mRNA (che è anche alla base del successo di Moderna e Pfizer, efficaci al 95%.) – spiega: Il vaccino ha raggiunto un’efficacia preliminare del 47% contro il Covid-19, a prescindere dalla sua gravità, non soddisfacendo i criteri statistici di successo prestabiliti
.
Intanto la Commissione Ue rende noto che sta monitorando il dossier: La Commissione europea e gli Stati membri, nello Steering board, seguono da vicino la questione
della ridotta efficacia del vaccino di CureVac e attendono la valutazione dell’Agenzia europea del farmaco
.
Ad affermarlo è un portavoce dell’esecutivo comunitario: Il contratto stipulato con l’azienda farmaceutica è disponibile online e comporta una serie di clausole anche in merito alle scadenze di consegna delle dosi
, precisa. E a chi gli domanda se esiste l’opportunità di rescindere il contratto, il portavoce replica: Non stiamo in alcun modo portando avanti questa tipologia di discussione
.
Occorre precisare che il test preliminare è stato condotto su 40mila volontari in Europa e America Latina, con 134 casi di Covid-19 riscontrati in questo campione e 13 varianti del virus. Il vaccino, ha reso noto l’azienda, si è rivelato efficace tra i giovani ma non tra gli over-60, la fascia di popolazione più a rischio di contrarre forme gravi della malattia.
L’efficacia finale potrebbe ancora cambiare
, circoscrive il Ceo del laboratorio Franz-Werner Haas. Auspicavamo in risultati più solidi nell’analisi, ma abbiamo scoperto che è arduo ottenere un’elevata efficacia con questa gamma di varianti senza precedenti. Stiamo continuando lo studio fino all’analisi finale
, conclude. L’obiettivo di CureVac: produrre fino a 300 milioni di dosi del vaccino nel 2021 e fino a 1 miliardo di dosi nel 2022.
La notizia (il composto non soddisfa i criteri statistici di successo prestabiliti
) desta preoccupazione, poiché da un vaccino a mRNA ci si attendevano buoni risultati, al punto che l’Ue aveva opzionato fino a 405 milioni di dosi CureVac e la stessa Italia ne attendeva quasi 30 milioni totali (un valore che oltrepassa quello relativo all’intera fornitura del vaccino Johnson & Johnson). Lo stesso governo italiano si troverebbe in uno stadio avanzato di discussioni con CureVac per l’avvio di uno stabilimento di produzione di vaccini per Covid-19 e di un centro di ricerca nel nostro paese.
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