L'Emilia-Romagna è pronta a partire con lo screening a tappeto di tutti gli operatori sanitari alle prese con l'emergenza coronavirus. Mercoledì 1 aprile arriveranno i primi 50.000 test sierologici e giovedì inizieranno i prelievi. Anche la Regione Veneto partirà con la sperimentazione dei test sierologici. Zaia: prima i dipendenti della sanità e delle case di riposo
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Covid-19, test sierologici per personale sanitario in Emilia-Romagna
Nel complesso si parla di circa 100.000 persone da testare, di cui oltre 60.000 nella sanità pubblica. Inoltre, sono già stati ordinati altri 100.000 test, con l'obiettivo di arrivare a regime a un totale di 200.000 operatori controllati. Le analisi saranno effettuate secondo un piano e un calendario programmato dalla Regione.
La sicurezza degli operatori sanitari e dei pazienti deve avere la priorità su tutto - afferma l'assessore alla Sanità, Raffaele Donini - è imprescindibile che il personale in prima linea in questa emergenza lavori nella condizione di massima tutela per sé e per i pazienti, senza rischiare di essere una fonte di contagio
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I test sierologici, continua Donini, costituiscono uno strumento importante, validato dalla comunità scientifica, che abbiamo nella lotta contro il coronavirus
. Questo tipo di analisi, infatti, permette di verificare con un prelievo del sangue, in tempi rapidi, la presenza e il tipo di anticorpi nell'organismo, riuscendo così a capire se il paziente è venuto in contatto con il virus e se è o è diventato immune.
Chi risulta negativo al test verrà controllato di nuovo dopo 15 giorni, i positivi invece saranno sottoposti al tampone tradizionale per avere la conferma del covid-19.
Siamo pronti a partire con un piano con cui testeremo a tappeto tutto il personale socio-sanitario della nostra regione, sintomatico e asintomatico, in tempi rapidi - assicura Donini - abbiamo già ordinato tutta la quantità di test necessari e anche di più. Nei prossimi giorni definiremo i dettagli dell'operazione ma già giovedì partiamo con le prime verifiche
.
Coronavirus, anche il Veneto cerca l'immunità con analisi del sangue
La Regione Veneto partirà con la sperimentazione dei test sierologici. Ovvero con il prelievo del sangue per la ricerca molecolare dei marcatori in grado di provare la presenza della risposta immunitaria al coronavirus, che dovrebbe rendere immuni al contagio.
Lo annuncia il governatore del Veneto Luca Zaia, oggi in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale a Marghera. I primi ad effettuare il test saranno i dipendenti della sanità e delle case di riposo
, e poi una volta validata l'operazione sarà estendibile a tutti, a cominciare dai lavoratori
, spiega Zaia.
Sapere che una persona è immune, infatti, è determinante per poter consentire una ripresa serena delle sue attività. Si tratta di un ulteriore tassello in questo mosaico, a cui stiamo lavorando da almeno un mese
. Oggi l'operazione diventa ufficiale, con l'approvazione del progetto scientifico elaborato dal professor Mario Plebani, dell'Università di Padova e del professor Giuseppe Lippi, dell'Università di Verona.
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