Aprire a personale sanitario (medici, infermieri e OSS) che si è formato all’estero, per far fronte alle esigenze straordinarie e urgenti derivanti dalla nuova ondata di contagi e potenziare il piano di vaccinazione anti-Covid. È questo l'obiettivo che ha portato la Regione Emilia-Romagna a lanciare una nuova manifestazione di interesse per rafforzare le fila dei professionisti impegnati a contrastare l'emergenza sanitaria.
Covid-19: Emilia Romagna recluta rinforzi dall'estero, aperto il bando
È aperta dal 18 marzo la possibilità per gli operatori sanitari all'estero di far domanda per lavorare in Emilia-Romagna in via temporanea, a supporto nella lotta al Covid. Una seconda manifestazione di interesse, dopo quella dell'aprile 2020, che la Regione ha allargato anche in favore degli ospedali della sanità privata e alle strutture socio-assistenziali.
L'Emilia-Romagna estende a un'altra importante fascia di professionisti di Paesi esteri, gli operatori socio-sanitari, la possibilità di lavorare temporaneamente nella nostra regione - sottolinea l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini - un ulteriore apporto di competenze e professionalità che sarà prezioso per rafforzare le fila del personale e continuare ad affrontare con forza questa fase ancora critica. Sin da inizio emergenza abbiamo puntato al massimo sul rafforzamento della rete ospedaliera e del personale sanitario, con quasi 9.000 assunzioni fatte in Emilia-Romagna fino ad oggi
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Le assunzioni in Emilia-Romagna da inizio emergenza
Nel complesso, dall'inizio dell'emergenza Covid l'Emilia-Romagna ha assunto 8.834 operatori sanitari: 1.499 medici, 4.598 infermieri, 1.715 operatori socio-sanitari e 1.022 altre figure professionali.
In particolare: 789 a Piacenza; 875 a Parma; 736 a Reggio Emilia 736; 1.261 a Modena; 2.042 a Bologna; 188 a Imola; 753 a Ferrara; 2.190 in Romagna.
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