Non potevano poiché sospesi dall’Ordine né dovevano lavorare 281 sanitari no vax. Ciò nonostante, erano regolarmente in servizio. A scoprirlo i carabinieri del Nas, che di concerto con il Ministero della Salute stanno conducendo, lungo tutta la penisola, una campagna di verifiche sul rispetto dell’obbligo vaccinale.
I controlli dei NAS smascherano no vax a lavoro anche se sospesi
Infermieri no vax a lavoro anche se sospesi. E, come loro, altri operatori del comparto che – pur non vaccinati – proseguono ad esercitare la professione. Sono centinaia, lungo tutto lo stivale, le denunce in merito, con i carabinieri dei Nas che hanno scoperto 281 lavoratori del settore sanitario che operavano all’interno di ospedali, cliniche oppure strutture sanitarie (tanto nel privato quanto nel pubblico) senza essere in regolare con la vaccinazione obbligatoria anti Covid. Alcuni giorni Luigi Pais dei Mori, componente del Comitato centrale della Fnopi nonché presidente dell’Ordine degli infermieri della provincia di Belluno, ha spiegato che da lunedì 6 dicembre saranno gli ordini professionali a sospendere i non vaccinati.
L'individuazione dei 281 operatori no vax è diretta conseguenza della campagna condotta, sull’intero territorio nazionale, dai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità d’intesa con il Ministero della Salute. L’obiettivo è chiaro: verificare il rispetto dell’obbligo vaccinale per i le figure “esercenti le professioni sanitarie” e per gli “operatori di interesse sanitario”. E fa riflettere che dei 281 medici scoperti, 126 erano già sospesi dagli ordini professionali proprio perché non vaccinati. Nei confronti del personale sanitario trovato in servizio nonostante fosse già stato sospeso è scattata la denuncia con l’ipotesi di reato di esercizio abusivo della professione sanitaria.
Continuando sui numeri, va detto che le verifiche hanno interessato oltre 1.609 strutture e centri sanitari pubblici e privati, portando alla verifica di 4.900 posizioni relative a infermieri, medici, odontoiatri, farmacisti, veterinari, fisioterapisti e altre figure. Accertando, appunto, 281 situazioni irregolari dovute all’esercizio della professione in assenza della vaccinazione.
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